A Brienno sparisce un autovelox

«Tolto dall’Anas per sicurezza»

Era stato installato nelle vicinanze della chiesa di San Vittore

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Da mercoledì, anche sui social network, circola con insistenza la seguente domanda: “Che fine ha fatto una delle due colonnine arancioni installate dal Comune di Brienno come rimedio alle folli corse lungo quel tratto di statale Regina?”.

Di ora in ora sono circolate le ipotesi più disparate, legate anche al fatto che da alcuni automobilisti (e non solo) le colonnine sono state additate alla stregua di veri e propri autovelox, pur non immortalando e sanzionando - ad oggi - alcun veicolo indisciplinato.

Al momento, dunque, gli automobilisti dal “piede pesante” possono (ancora) farla ancora franca, salvo controlli ad hoc della Polstrada (da luglio è attivo un Distaccamento in Centro lago) o delle forze dell’ordine. E’ stato il sindaco Francesco Cavadini a chiarire ieri mattina i contorni della vicenda: «No, la colonnina nelle vicinanze della chiesa di San Vittore non è stata sottratta furtivamente nottetempo. E nemmeno danneggiata o resa inutilizzabile. L’ha fatta rimuovere Anas per questioni di sicurezza stradale, in quanto era troppo vicina alla carreggiata. Lì insomma non poteva stare, secondo Anas. D’altronde lo spazio e i margini d’azione sono quelli che sono. Anas mi ha comunicato tempestivamente la decisione, che rispetto e alla quale mi sono subito adeguato. L’altra colonnina, all’uscita della galleria (direzione Como) in località Genzanico, sotto il vecchio asilo, resta invece al suo posto. E lì rimarrà».

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