Brusada, riaperta la strada dopo la frana: «Ora il tracciato è sicuro»

È tornata percorribile da giovedì 3 luglio la strada agro-silvo-pastorale della Brusada di Lanzada, chiusa a febbraio dopo una frana

Lanzada

L’intenzione era quella di riconsegnare ancor prima ai possessori delle baite in alpeggio alla Brusada di Lanzada, una strada agro-silvo- pastorale percorribile in sicurezza dopo la frana avvenuta il 10 febbraio scorso, ma cause di forza maggiore, legate esclusivamente al meteo, hanno fatto slittare leggermente in avanti i tempi di consegna del manufatto. Che, comunque, da giovedì scorso, 3 luglio, è tornato percorribile da parte di coloro che hanno il permesso per potervi transitare in quanto, appunto, possessori di baite o appezzamenti di terreno in quota.

«Avevamo in programma di aprire il tracciato fra la metà di maggio e inizio giugno - dice Francesco Nana, vicesindaco di Lanzada -, ma non è stato possibile, perché i lavori sono partiti tardi a causa della presenza di neve e ghiaccio ancora a marzo, poi, abbiamo dovuto fare i conti con un meteo primaverile inclemente. Parecchie le giornate di pioggia che non hanno permesso di operare come si sarebbe voluto in parete, nelle operazioni di disgaggio, per cui è occorso più tempo del previsto per poter riaprire in sicurezza». Non si è trattato, infatti, di un lavoro di poco conto, perché due grossi massi erano piombati sul tracciato a febbraio, sradicando e trascinando a valle anche alcune piante.

La strada è infatti sovrastata, nel punto del crollo, da un brusco pendio per cui era stata emessa subito l’ordinanza di divieto al transito anche a piedi tenuto conto che, d’inverno, il passaggio con i mezzi è comunque vietato. Il Comune, guidato da Marco Negrini, si è comunque subito attivato nel pronto intervento, per liberare la strada dai massi e dalle piante, attingendo anche a fondi della Comunità montana Valtellina di Sondrio per 12mila euro, dopodiché, altri 88mila sono stati appostati dal Comune per completare la pulizia del versante interessato dal crollo, in seguito alle verifiche effettuate dal geologo. Una zona storicamente franosa, nota per la sua fragilità, che, ora, grazie a questo intervento può dirsi più sicura sia per chi transita con i mezzi sia per chi passa a piedi. Da Lanzada ci vogliono 40 minuti di cammino per raggiungere la Brusada.

A lavori in corso si è anche pensato di ripavimentare un tratto di strada in calcestruzzo dato che si presentava particolarmente sconnessa. E sempre in tema di strade agro-silvo-pastorali, più pulita e sicura si presenta ora anche quella che conduce all’Alpe Ponte. Recentemente, una squadra di sei volontari fra proprietari di seconde case e gestore del rifugio Alpe Ponte, Ottavio Marangoni, si è messa al lavoro per asportare la vegetazione infestante a bordo strada, partendo dall’alpe fino al crocifisso in legno. Un gesto tangibile di cooperazione fra il Comune e i proprietari delle baite per la manutenzione di un borgo storico che merita di essere rivalutato al pari delle località limitrofe giù gettonate.

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