Cassina, una “stufa” in Comune

Addio al metano si bruciano le bio masse

Il mini impianto funzionerà con i rifiuti legnosi

Previsto un intervento da 250mila euro: pagherà Milano

Cassina

Cassina primo Comune della Valsassina dotato di una centrale a bio masse: un mini impianto installato all’interno del locale caldaia del municipio in sostituzione di quello alimentato a metano.

La centrale a bio masse funzionerà bruciando “cippato”, ovvero rifiuti legnosi.

La casa comunale del paesino valsassinese, neanche cinquecento anime, è destinata a diventare un esempio virtuoso di “eco sostenibilità”: sarà rimosso l’eternit dal tetto, saranno cambiati gli infissi, “blindate” porte e finestre per non fare entrare il minino spiffero d’aria fredda, accentuando così il risparmio energetico già garantito dall’uso della legna al posto che del metano.

Tutto per la cifra di 250mila euro, di cui 222mila finanziati dalla Regione Lombardia.

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