Castagne, stagione disastrosa

E anche i funghi non si trovano

L’agromomo: «Stagione da dimenticare, colpa del cinipide che uccide le piante

Il clima anomalo con troppe precipitazioni e troppo poche ha rovinato il resto»

Barzio

Nei boschi c’è più gente che cerca castagne, che castagne. E quelle poche che si trovano, sono pure secche.

E i funghi non si trovano più. Una stagione da dimenticare per i cercatori, che lo stesso agronomo della Comunità Montana della Valsassina, Giacomo Camozzini, non esita a definire come: «Disastrosa». Confermano fungiatt e appassionati della caldarrosta.

«Nel caso dei castani cinipide è la causa principale del loro decadimento. Poi, il clima anomalo di questi ultimi mesi di cui hanno risentito anche i funghi. Una stagione climatica che ha avuto effetti disastrosi - dice Camozzini -, sulla raccolta dei funghi e delle castagne. Primavera lunga con precipitazioni fuori dalla norma, poi troppo secco. In queste condizioni i castani in fioritura soffrono la mancanza d’acqua. E gli effetti si vedono sulla qualità dei castagne».

Per tornare a garantire la qualità delle caldarroste «sarebbe opportuno - come dice l’agronomo -, che si tornasse ad occuparsi dei boschi. Bonificandoli come si faceva una volta, in un certo modo proteggendo i fragili castani che soccombono di fronte all’avanzata di piante più forti ed arbusti…Contro il cinipide, per ora non si registrano rimedi adeguati».

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