Castione, protesta del sindaco

«I cantieri che non apriremo»

Sul bollettino del Comune le foto delle opere che il Patto impedisce di fare

Castione

Secondo lotto della tangenzialina del Centro di Castione: non si farà. Conversione dell’ex chiesa di San Rocco in auditorium comunale: non si farà. Tutte opere bloccate dal patto di stabilità.

A gridare allo «scandalo di un paese che ha i soldi e non può spenderli» è l’amministrazione di Castione che ricorre al suo Bollettino comunale . Sull’ultimo numero del giornalino locale, per scelta “politica”, maggioranza e minoranza hanno deciso di tacere per protestare contro le scelte del governo che hanno paralizzato di fatto gli enti locali.

«Si tratta di lavori oltre un milione e mezzo di euro circa – sbotta il sindaco Massimiliano Francehtti -. Progetti già in cantiere, che godono della copertura economica, ma che non possiamo portare avanti. Abbiamo deciso di denunciare una situazione davvero insostenibile e inaccettabile».

Solitamente per il bollettino sia il sindaco che gli assessori che la minoranza propongono dei pezzi alla redazione, mentre sul numero del mese di giugno di articoli a loro firma non ne sono stati pubblicati. Ci si limita, «volutamente» ribadisce il primo cittadino, ad un comunicato stampa: «Secondo noi non c’è nulla di più importante da scrivere se non che, allo stato attuale dei fatti, l’attività amministrativa è bloccata nel suo operare, a causa del cosiddetto patto di stabilità». I due esempi concreti sono per l’appunto il secondo lotto della bretella stradale che andrebbe a risolvere i problemi viabilistici nel cuore del paese e il restyling dell’ex-chiesa di San Rocco.

«Emblematiche e scandalose le situazioni di nostra forzata passività e inoperatività rispetto al completamento della tangenzialina (pur avendo la totale disponibilità finanziaria in cassa), all’inizio dei lavori per la conversione in auditorium dell’ex chiesa di San Rocco (intervento che gode di un contributo di 500mila euro della Fondazione Cariplo) o alla realizzazione di altre opere minori nelle varie frazioni».

Tutto paralizzato, così come l’ordinaria amministrazione.

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