
Cronaca / Circondario
Martedì 21 Maggio 2019
Civate, mai avuta la patente
l’investitore di Chetra
l seregnese di 35 anni che ha travolto il giovane venerdì sera non avrebbe potuto guidare l’automobile - Tasso alcolemico quasi tre volte superiore al consentito, avrebbe tentato di allontanarsi dal luogo della tragedia
Civate
L’uomo che venerdì sera era alla guida dell’auto che ha travolto Chetra Sponsiello sulla statale 36 all’uscita di Monza centro non avrebbe proprio potuto starci, al volante di un’automobile. Perché la patente non l’ha mai conseguita.
Sono inquietanti, le ultime novità che emergono dalle indagini della Polizia stradale di Seregno sulla tragedia del ventiduenne civatese, morto al pronto soccorso dell’ospedale di Niguarda di Milano per le gravissime ferite riportate dopo essere stato investito.
Il seregnese di 35 anni che era alla guida della Opel Corsa che lo ha travolto, già noto alle forze di polizia, avrebbe avuto non soltanto un tasso alcolemico superiore a quanto consente la legge, a quanto pare di poco inferiore a 1,50 g/lt., ma non ha mai conseguito la patente. Circostanza confermata ieri. Inoltre, una volta avvenuto l’impatto, avrebbe pure tentato di allontanarsi dal luogo dell’incidente, abbandonando sul sedile del passeggero l’amico di 22 anni (e il cui padre è proprietario della Opel Corsa) che era con lui, ferito. E al quale, in un secondo tempo, sentito dagli agenti della Stradale, avrebbe infine cercato di addossare la responsabilità dell’incidente, sostenendo che fosse proprio lui, il giovane amico, alle guida della vettura.
A contraddirlo, il ragazzo stesso, nonché un testimone oculare, che avrebbe chiaramente indicato nel Di Benedetto il conducente dell’auto.
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