
Dervio «Chiuso in casa per la polvere»
Esposto contro i lavori allo scalo
Michele Gusmerini abita di fronte alla ferrovia, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per i disagi
Polvere e rumore nel cantiere dello scalo ferroviario di Dervio stanno diventando insopportabili ed è partito un esposto.
È quanto racconta Michele Gusmerini che abita proprio a diretto contatto, facendosi portavoce di altre persone che condividono con lui la stessa situazione.
«Da dicembre stanno facendo i lavori sotto il davanzale di casa mia. Non viene rispettato ciò che è stato comunicato al Comune. C’è lo scarico di materiale, anche puzzolente, proprio sotto casa. - riferisce – Dovrebbero lavorare fino alle 23.30, tenendo al minimo il motore dei mezzi per mantenere il carico idraulico ma non è così. Poi fanno un sacco di polvere e devo tenere chiuse le finestre e le tapparelle. Non ho più una libertà. Oltretutto sono un turnista, quindi il disturbo ce l’ho anche durante il giorno».
Nello scalo viene movimentato il materiale da utilizzare nei lavori di manutenzione della linea ferroviaria tra Dervio e Colico, lavori che vengono fatti di notte quando non circolano treni.
«Ho segnalato al situazione al Comune, all’Arpa, ai carabinieri ed alla forestale che è uscita con i vigili. Ieri (venerdì, ndr), ho parlato con Arpa – continua Gusmerini – che mi ha detto che deve essere il sindaco a farli uscire. Non ne posso più. Adesso è stata concessa la proroga dal comune, dal 14 aprile al 30 giugno. Siamo un gruppo di famiglie in una serie di case che si affacciano sulla ferrovia ed io sono portavoce di più persone».
Un caso simile a quello di Colico dove di notte nello scalo lavorano movimentando mezzi e rotaie ed il consigliere di minoranza Enzo Venini ha lamentato il rumore che disturba il sonno, soprattutto in estate con le finestra aperte per il caldo, avviando una battaglia che dura da anni.«Il deposito della ghiaia avviene proprio sotto le finestre di casa e lavorando – spiega Gusmerini – dovrebbero bagnare per non fare polvere. Lo fanno però con una canna dell’acqua di quelle che si usano per bagnare l’orto che non serve a nulla. Ho fatto un esposto ai carabinieri andando in caserma a Colico una ventina di giorni fa e la forestale ha verbalizzato quello che ho detto. All’Arpa ed al Comune ho scritto un mese e mezzo fa. Purtroppo sono un semplice cittadino e sono lesi i miei diritti civili». Altri cittadini confermano l’esistenza dei rumori di notte accentuati dal vento n M.Vas.n
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