
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 10 Luglio 2025
È originario di Traona Roberto Bellotti, nuovo rettore dell’Università di Bari
Laureato in Fisica, s’appassionò alla materia da un bambino grazie a un libro regalato da un amico dei genitori
Traona
Si chiama Roberto Bellotti, è originario di Traona ed è il nuovo rettore dell’Università di Bari. La sua passione per la fisica? Scoperta a Traona su un un libricino scritto da Einstein donatogli al pittore Fernando Valenti. Laureato in Fisica nel 1988, dopo il servizio di leva e due anni di attività di ricerca nell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), è stato assunto come ricercatore universitario, e da oltre trent’anni fa parte della comunità universitaria di UniBa. È professore di Fisica applicata e i suoi ambiti di ricerca riguardano l’astrofisica sperimentale, la fisica medica e lo studio dei sistemi complessi.
Ha contribuito alla creazione del ReCaS, ad oggi uno dei più importanti centri di calcolo del Mezzogiorno e d’Italia. È responsabile del progetto di dipartimento di eccellenza “Quantum sensing and modeling for one-health” (Quasimodo) e leader di uno spoke (Ambiente e disastri naturali) del Centro nazionale di ricerca. A maggio è stato eletto, con un plebiscito, rettore e si insedierà ufficialmente a ottobre. Dal paesino paterno in Bassa Valle dove ha ancora diversi parenti, e dalla Valtellina dove trascorre spesso le vacanze in bicicletta, Bellotti di strada ne ha percorsa parecchia, ma i legami con la Valle restano solidi.
«Mio padre Orazio era di Traona e tutta la famiglia Bellotti è originaria di qui: la dimora storica è sulla strada che porta alla chiesa di Sant’Alessandro. Alla fine degli anni ‘50 mio padreo decise di arruolarsi nella marina militare e si trasferì a Bari qui conobbe mia madre Adriana, barese. Io sono nato e cresciuto nel capoluogo pugliese, ma ho trascorso durante tutto il periodo scolastico le lunghe vacanze estive a Traona, ospite dei miei zii e cugini. Anche da adulto, appena ho potuto, ho trascorso le vacanze in Valtellina, a Livigno, Aprica e Tonale, con la mia inseparabile bicicletta. E mi riprometto di riprendere nel prossimo futuro una frequentazione più assidua. Mi sento molto legato alla terra paterna dove ho ancora tre cugini che vivono a Traona con le loro famiglie: Luigi, Elisabetta e Alessandro. Ho tantissimi ricordi di vita con loro».
La passione per la fisica nasce durante i primi anni di liceo. «Trovai per caso proprio a Traona, a casa di un caro amico di famiglia, il pittore Fernando Valenti, un libricino scritto da Einstein sulla teoria della relatività. Da allora ho continuato a studiare con molta passione la fisica, iscrivendomi infine al corso di laurea in Fisica a Bari. La scuola di fisica barese era già allora di ottima qualità, con molti collegamenti internazionali, per cui sono felice della scelta fatta negli anni ‘80».
Fra le sue passioni la musica, loi sport «e mi piace molto leggere. Ma poiché anche il lavoro che svolgo mi piace molto, lo annovero tra le passioni». Ora è tempo di concentrarsi sulla guida delll’Università di Bari che proprio quest’anno ha compiuto 100 anni di storia. «Mi attendono sei anni intensi in cui lavorerò con impegno e dedizione per rendere ancora più attrattivo e internazionale il nostro ateneo. Il mio principale obiettivo è, infatti, quello di fare dell’Università di Bari, e della Puglia, un polo di attrazione accademica anche per studenti del centro e nord Italia, oltre che per quelli stranieri. Credo molto nel ruolo delle Università come motori di aggregazione e sviluppo virtuoso dell’intero Paese».
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