È scontro a Bellano

sugli alberi abbattuti

Gli ecologisti attaccano: «Le piante si potevano salvare»

Il sindaco Rusconi: «No, erano irrecuperabili»

Bellano

Lunedì a Bellano ha preso il via l’operazione di abbattimento di alcuni alberi pericolanti. E subito si è registrata la protesta del circolo Lario sponda orientale di Legambiente.

«Prosegue l’abbattimento motivato dai risultati dell’analisi del verde commissionata dall’Amministrazione - affermano i rappresentanti dell’associazione ambientalista - Nel ricordare la difficoltà di contrapporre un parere competente ai risultati dello studio, è comunque meglio spendere denaro pubblico per curare un albero piuttosto che abbatterlo. Nello studio si parla di interventi urgenti entro gennaio 2022 e di buona pratica colturale entro gennaio 2023. Non c’era e non c’è l’urgenza di intervenire».

A Legambiente replica il sindaco Antonio Rusconi: «Sono stupito da quanto dichiarato da Legambiente. L’intervento di abbattimento non è stato improvviso, ma valutato e programmato, nonché spiegato alla popolazione e ai rappresentanti del Circolo. Come comunicato in febbraio, le piante abbattute versavano in condizioni non recuperabili: presentavano carie e la loro stabilità era compromessa. L’abbattimento era inevitabile».

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