È ufficiale: riapre il Teatro Sociale di Lecco

Dopo otto anni di chiusura, riaprirà il 29 novembre con un grande concerto inaugurale. Il presidente di Teàrte, Eufrasio Anghileri, ha annunciato l’avvio operativo della Fondazione che gestirà lo storico spazio

Lecco

Il 29 novembre 2025 sarà una data storica: quella della riapertura del Teatro Sociale di Lecco. Dopo più di otto anni (fu chiuso il 31 maggio 2017), lo spazio comune dell’arte, della musica, del teatro e della cultura lecchese viene restituito ai cittadini. Riaprirà con un logo storico che richiama il progetto originale del Bovara, con i simboli ben chiari della città manzoniana. E riaprirà con un grande concerto sinfonico.

Il presidente di Teàrte, la fondazione che gestirà il Teatro, Eufrasio Anghileri, è assolutamente soddisfatto di poter annunciare la data di apertura e la piena operatività della fondazione stessa: «Dal 15 settembre, con il riconoscimento ufficiale di Regione Lombardia, la Fondazione è definitivamente attiva. Nel consiglio di amministrazione ci sono il sindaco Mauro Gattinoni e la professoressa Agnese Mascellani, che ringrazio. La fondazione ha l’obiettivo di sostenere e promuovere l’attività del Teatro Sociale. Un evento che tutta la cittadinanza aspettava dopo un restauro impegnativo e tecnicamente difficile. Finalmente il Teatro Sociale può ufficializzare la sua inaugurazione, fissata per il 29 novembre con un concerto inaugurale. Il teatro è luogo di incontro, di crescita, di scambi culturali e la cittadinanza sentiva la mancanza del Teatro Sociale. È un’importante riapertura, per cui siamo particolarmente felici di poterla ufficializzare».

Tanti i particolari da definire: dalla contribuzione volontaria alla programmazione, dal marketing plan alla riapertura del Caffè Teatro. «Il bar – ha spiegato il sindaco Mauro Gattinoni – sarà gestito autonomamente dopo che sarà individuato il gestore attraverso un bando. Il bar attualmente è “al rustico”, per cui chi se lo prenderà dovrà completare i lavori all’interno del Caffè Teatro».

D’altronde il 29 novembre i lavori non saranno del tutto terminati neanche all’interno del Teatro: mancheranno alcuni dettagli. Ma il traguardo è vicino e il sindaco ha precisato che tutto questo è stato reso possibile grazie al lavoro quotidiano dell’assessora Maria Sacchi «che sul teatro ci ha lavorato tantissimo e alla quale va il merito di questa conclusione lavori».

Meteo permettendo, venerdì 3 ottobre saranno tolti i ponteggi dalla facciata e il teatro mostrerà le sue «vere» tinte, quelle riprese dal progetto del Bovara e non i colori più moderni e «giallini». «Abbiamo già scelto i sipari e tutte le personalizzazioni della città saranno apposte in quella che oserei definire come la nostra “scatola magica”».

Il restauro del Sociale ha portato a piccoli ma significativi cambiamenti che i consiglieri stessi della Fondazione definiscono «sorprendenti»: di sicuro l’inaugurazione sarà una sorpresa per tutti. E sarà anche un ritorno al futuro: un teatro rinnovato, proiettato nel terzo millennio, ma al tempo stesso radicato nella sua storia non solo architettonica – con il ritorno al progetto Bovara – ma soprattutto sociale e artistica.

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