
Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 06 Settembre 2025
Fragomeli: «Case di comunità fondamentali, ma servono più medici e strumenti»
Il consigliere regionale del Pd dopo i sopralluoghi a Casatenovo, Merate e Olgiate Molgora: strutture operative ma carenti di personale e non attive h24: «Occorre colmare il divario per attuare davvero il Pnrr»
Merate
«Le Case di comunità della Brianza lecchese, come in tutta la Lombardia, incontrano ancora molte difficoltà, ma rappresentano una prospettiva importante per la sanità territoriale.Grazie al Pnrr possiamo sperare di rilanciare questi presidi, che hanno però ancora tanta strada da fare» afferma Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, che ha effettuato sopralluoghi a Casatenovo, Merate e Olgiate Molgora.
«La principale carenza resta il personale medico e infermieristico: Regione Lombardia deve intervenire con il Ministero della Salute. Tuttavia si intravedono segnali positivi. Le strutture, aperte tra il 2022 e il 2023, sono operative: le infermiere di comunità svolgono già un grande lavoro di presa in carico e prevenzione. Nessuna, però, è attiva 24 ore su 24 come previsto dalla norma, requisito necessario per un reale filtro agli accessi ospedalieri».
Secondo Fragomeli, «il punto unico di accesso sta migliorando, facilitando l’integrazione tra medici, assistenti sociali e Comuni. È un passaggio decisivo per garantire cure primarie più coordinate». Restano però differenze tra i centri: «A Casatenovo sono presenti solo fisiatra, fisioterapisti e due infermieri, ma la struttura è vicina all’utenza e presto avrà anche cardiologo e diabetologo. Merate ha più servizi perché collegata all’ospedale e sarà sostituita da una sede più grande. Olgiate, invece, ha un ruolo ridotto, ma in due anni ha registrato 369 accessi grazie al lavoro degli infermieri, che effettuano elettrocardiogrammi refertati poi a Merate».
Un punto qualificante è lo psicologo di base: «Casatenovo ne ha uno full time, Merate uno full e uno part time con 65 accessi da maggio, Olgiate offre il servizio alcuni giorni la settimana e ha garantito 200 accessi. È un presidio fondamentale per giovani e anziani».
«Ora – conclude il consigliere Pd – chiediamo più professionisti, più strumenti e più diagnostica di base. L’Asst si sta muovendo, ma serve colmare il divario per rendere operative le Case di comunità, come prevede il Pnrr. Il Pd continuerà a sostenere la medicina territoriale, fatta di prevenzione e cura».
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