
Cronaca / Lecco città
Mercoledì 14 Maggio 2025
Frontalieri, Zamperini: «Lecchesi doppiamente penalizzati». Mozione bipartisan in Regione
Il consigliere regionale FdI: «Pagheremo il contributo sanitario senza vedere un euro per medici e infermieri». Mozione bipartisan per estendere i benefici anche all’Asst di Lecco e ai suoi operatori.
Lecco
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini intende offrire una ciambella di salvataggio agli infermieri lecchesi. Ma non solo. Si sta preoccupando anche di coloro i quali quali il governo intende trarre le risorse necessarie con una tassazione relativa ai «vecchi» frontalieri, ovvero a quelli che non sono oggetto delle ultime riforme.
Tutti i lavoratori frontalieri residenti nella fascia di confine che hanno lavorato in Svizzera tra il 31.12.2018 ed oggi saranno considerati «vecchi frontalieri». In sostanza, i vecchi frontalieri dovranno contribuire al mantenimento del Servizio sanitario italiano tramite «un contributo» annuale che varierà tra il 3% e il 6% del reddito netto annuo, comunque non al di sotto dei 30 euro e non superiore ai 200 euro annuali. Il che va a coprire quell’indennità di confine che, però, ai nostri infermieri, quelli lecchesi, per ora, non è prevista la corresponsione: «Ci stiamo battendo sul contributo sanitario dei vecchi frontalieri – spiega il consigliere regionale Zamperini –. È un contributo che i frontalieri, quelli precedenti al nuovo “concordato”, pagheranno quest’anno, a scalare fino al loro esaurimento, sul loro stipendio dai 30 ai 200 euro (dal 3 al 6 per cento). Il che fa arrabbiare 70mila vecchi frontalieri. Ma noi lecchesi saremmo ulteriormente “cornuti e mazziati”, perché anche chi sta, per dire, a Bulciago dovrà pagare questo contributo fino a 200 euro. E, in più, per come stanno interpretando la norma, il contributo potrebbe essere utilizzato solamente a favore degli ospedali nella fascia dei 20 chilometri dal confine. Per cui a medici e infermieri di Mandic e al Manzoni non arriverebbe un euro».
Il che ha portato a una mozione bipartisan a prima firma di Luigi Zocchi, consigliere di FdI di Varese, con Giacomo Zamperini cofirmatario, che chiede innanzitutto di verificare la legittimità della norma. «E se fosse tutto a posto, chiederemo al Governo di verificare modalità e tempistiche di applicazione della norma, visto che mancano i decreti attuativi. E chiederemo anche che le agevolazioni e le aliquote possano essere applicate nel senso più favorevole al frontaliere».
Naturalmente, per gli infermieri lecchesi, c’è un occhio di riguardo: «Vorremmo che il concetto di ospedale lasci spazio al concetto di medicina del territorio: ovvero vorremmo ricomprendere l’Asst lecchese (tra le altre lombarde), oltre a quella Lariana (Como), a quella dei Sette Laghi (Varese) e di Sondrio, perché ci sono frontalieri del nostro territorio coinvolti a prescindere da dove abitano».
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