«Genitori 1 e 2? Ma che assurdità»

A Calolzio si scatena la protesta

La Lega critica le nuove disposizioni scolastiche che “cancellano” mamma e papà

L’assessore replica: sono solo moduli, nessuno vuole abolire la famiglia tradizionale

Calolziocorte

Mamma e papà o genitore 1 e genitore 2? A Calolzio i primi vengono sostituiti dai secondi ed esplode la polemica. Pomo della discordia, la terminologia scelta dall’azienda che si occupa del servizio mensa, che ha fatto inorridire gli esponenti della Lega calolziese, che hanno attaccato direttamente in consiglio comunale giovedì sera, con gli amministratori a minimizzare la vicenda.

Il capogruppo del Carroccio, Marco Ghezzi, però non ha gradito la replica della maggioranza. «La sensazione è che l’amministrazione non sia affatto contraria da un punto di vista politico a questo modo di identificare mamma e papà. Noi invece – ha rimarcato - ribadiamo che la famiglia tradizionale, da sempre costituita da una mamma e un papà, vada salvaguardata a tutti i costi». A rincarare la dose è intervenuto anche il senatore Paolo Arrigoni, ex sindaco, che ha invitato i cittadini a contrapporsi a questo “relativismo dilagante”: «Ribelliamoci – ha scritto su Facebook -. Difendiamo mamma e papà! Se sei madre o padre cancellerai anche tu sui moduli quelle insensate definizioni?». Dal canto suo, l’assessore all’istruzione Wilna De’ Flumeri ribadisce il concetto espresso in consiglio. «E’ solo una questione di modulistica e non certo di posizione politica. Si tratta di moduli elaborati dalla ditta Dussmann utilizzando quella che, a quanto pare, è una terminologia vigente a livello internazionale per la raccolta di dati anagrafici. Nulla di sconvolgente, anzi, per me è una polemica strumentale, perché non si parla di non riconoscere padre e madre. E comunque – conclude l’assessore - non solo la Lega è per la famiglia: anche per noi è al primo posto. Quindi, queste rivendicazioni lasciano il tempo che trovano».

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