Gli sportivi vicini al giovane ferito

«Un pazzo chi ha teso quel cavo»

Preoccupazione tra gli appassionati di escursioni in bicicletta e in moto nei boschi

Intanto proseguono le indagini per risalire all’autore del gesto a Consonno

Olginate

Motociclisti solidali con i ragazzi delle mountain bike per il fattaccio capitato a Consonno che ha visto un giovane sportivo ferito da un cavo di metallo legato tra due piante su un sentiero.

E così la polemica continua anche perchè quell’area non è nuova a misfatti di questo e altro genere.

«Si è vero, alcuni anni fa- spiega Milko Crotta, presidente del moto club Val San Martino - nella zona di San Genesio avevano messo degli assi con una serie di chiodi rivolti verso l’alto e nascosti tra le sterpaglie con l’intento di provocare volutamente forature alle biciclette da fuoristrada e alle moto da enduro».

«Il fatto di questi giorni non può avere scusanti, l’intento è quello di fare male, molto male, quindi quel ragazzo, Pietro Majer ha fatto benissimo a informare gli agenti della Forestale e fare denuncia al comando dei Carabinieri perchè fatti di questo tipo non si devono più ripetere. C’è davvero mancato poco che questo episodio si tramutasse in una tragedia, è pazzesco e assurdo».

Altre testimonianze e tutti i particolari nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola domenica 5 aprile.

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