
Cronaca / Lecco città
Domenica 21 Giugno 2015
Gran ritorno a Pontida
L’assalto dei lecchesi
Sulla collinetta da sempre storicamente ritrovo dei militanti. Nogara: «Sono soddisfatto della nostra partecipazione. Almeno tre sezioni hanno portato i loro gazebo»


Tutti sulla “collinetta dei lecchesi” per il raduno di Pontida, rinato nell’era Salvini. Oggi il punto di ritrovo dei militanti leghisti sul pratone pontidese, è stato preso d’assalto e c’erano decine e decine, se non centinaia, di lecchesi a ritrovarsi ed a salutarsi.
Tra questi il senatore Paolo Arrigoni, il segretario provinciale Flavio Nogara, Massimo Panzeri da Merate. «Almeno tre sezioni hanno portato i loro gazebi, siamo in tanti, in tantissimi – dice Nogara – ma non abbiamo organizzato dei pullman, vista la vicinanza delle nostre sezioni con Pontida. Posso dire di essere soddisfatto della nostra partecipazione». Erano in migliaia sul prato di Pontida, grazie anche al tempo clemente, al caldo non soffocante, che ha spinto moltissimi militanti e simpatizzanti, galvanizzati dai risultati elettorali, a convergere nel paese bergamasco per ascoltare le parole del segretario federale Matteo Salvini, che ha promesso di «usare la ruspa contro Renzi» e prendendo spunto dal family day di ieri a Roma, ha detto che «Il futuro della Lega sono i bambini che hanno una mamma e un papà, non genitore 1 e 2». E’ intervenuto anche l’ex segretario e governatore della Lombardia Roberto Maroni, che ha parlato del problema immigrazione: «Nessun clandestino in Lombardia. Ho già scritto a sindaci e prefetti». Concetto ribadito da Nogara, che aspetta l’atteggiamento del nuovo prefetto di Lecco: «Abbiamo depositato una mozione in tutti i Comuni lecchesi, dove non abbiamo consiglieri andrò io personalmente a consegnarla, in cui chiediamo che si esprimano i consigli comunali sull’accoglienza degli immigrati, che alla fine sono clandestini. Devono essere istituzioni democraticamente elette a decidere se accoglierli o meno».
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