I Ragni di Lecco volano in India, obiettivo la “Montagna di Luce”

Alpinismo: Luca Schiera, Luca Moroni e Giacomo Mauri sono in viaggio verso l’India. Proveranno a ripetere in stile alpino la parete ovest del Changabang

Lecco

Ripetere in stile alpino la mitica via aperta nel 1976 da Joe Tasker e Peter Boardman sulla parete ovest del Changabang (6864 metri, conosciuta anche come “Montagna di luce”). Con questo obiettivo i ragni di Lecco Luca Schiera, Luca Moroni e Giacomo Mauri sono partiti verso le montagne del Garhwal indiano. «La via – spiega Serafino Ripamonti del gruppo Ragni - fino ad oggi è stata ripetuta solo una volta nel 2022, dai neozelandesi Matthew Scholes e Daniel Joll e dall’australiano Kim Ladiges, che hanno impiegato 9 giorni per venire a capo della parete, contro i venticinque dei primi scalatori».

Schiera chiarisce l’obiettivo: «Ci siamo chiesti – ha dichiarato al sito del gruppo - se sia possibile, ma soprattutto se siamo in grado, di salire il Changabang con lo stesso approccio che usiamo sulle pareti delle Alpi o della Patagonia, dove le quote più basse possono permetterti di muoverti con un approccio molto leggero. È vero che, in cinquanta anni, tante vie sono diventate molto più semplici, ma la quota, il freddo e soprattutto il timore che senti quando sei sotto a una parete alta un chilometro, che si sviluppa sopra i 6000 metri di quota, penso siano rimasti uguali».

Quali siano le difficoltà che i tre scalatori si aspettano di incontrare lo racconta Luca Moroni: «Sono riuscito a contattare tramite facebook Daniel Joll, uno dei due neozelandesi che hanno ripetuto la via tre anni fa. La difficoltà tecnica l’ha paragonata a quella dello sperone Walker alle Grandes Jorasses, ma ovviamente con 2500 metri di quota in più, cosa che sicuramente andrà ad aumentare notevolmente l’impegno richiesto».

Giacomo Mauri, membro del Club Alpino Accademico Italiano, oltre che Ragno, spiega: «Quando ho visto la famosissima foto che ritrae il grande Dougal Haston durante la spedizione del ‘74, mentre si disseta da una bottiglia di whisky, con la gigantesca ovest del Changabang che incombe sopra di lui sono rimasto folgorato: era la parete più bella e sfidante che avessi mai visto. Servirà dedizione».

I Ragni alla conquista della "Montagna di Luce"

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