Il duro attacco di Spada: «Ormai la “Camagni” sta girando a vuoto»

Il sindaco della città critico con la fondazione: «È stata importante, ma da tempo non genera progetti Cediamo l’ex Italia e sistemiamo l’edificio di via Venosta

Tirano

«Il problema è che mettere d’accordo diciotto Comuni non è semplice, ma occorre fare in fretta. Gli edifici della fondazione Camagni necessitano di interventi». È l’appello che il sindaco, Franco Spada, rivolge ai Comuni della fondazione Camagni – fra Teglio e Livigno – e al comitato di gestione per smuovere finalmente la situazione dell’ente che «da trent’anni – dice il sindaco – gira a vuoto». «La fondazione Camagni è stata meritoria visto che era nata, in tempo di guerra, per la mutua assistenza dei bambini, in un momento in cui il pubblico non forniva questi servizi – afferma Spada -. Dopo la seconda guerra mondiale c’erano molti orfani che venivano accolti dalla fondazione. La società ora è cambiata, l’assistenza pubblica ha sostituito le fondazioni di diritto privato, per cui sono ormai decenni che la Camagni gira a vuoto senza generare nessun progetto».

« La volontà del Comune di Tirano è alienare lo stabile quello più commerciabile, l’ex cinema Italia, per procedere così alla conservazione del palazzo storico di via Visconti Venosta, ma mettere d’accordo diciotto Comuni non è semplice. Ognuno vede la proprie esigenze». Al Comune di Livigno Spada ripropone una collaborazione, di cui si parla da anni: alienare l’ex cinema Italia per investire nel palazzo di via Visconti Venosta e permettere ai ragazzi di Livigno – in comodato d’uso gratuito – di soggiornarvi durante la settimana quando vengono a studiare a Tirano. .

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