
Tempo Libero / Morbegno e bassa valle
Sabato 08 Febbraio 2025
Il monologo “Novecento” al teatro Spazio Centrale
Tre le date per il debutto di Elena Caccamo: si parte martedì alle 21 Cinquanta minuti unici, con «una storia sospesa fra realtà e fantasia»
Sondrio
Quanti si sono commossi guardando “La leggenda del pianista sull’oceano”, film del 1998 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore? Un film che è poesia e che ha ispirato anche molte pièce teatrali.
Quella che la produzione del teatro Spazio Centrale di Arquino porterà in scena in tre date - martedì 11 febbraio e giovedì 13 febbraio, alle 21, e domenica 16 febbraio, alle 18 – è davvero originale. Già a partire dal titolo “Novecento - Storia di una nave”. Perché quella cui gli spettatori assisteranno è la vicenda del musicista attraverso un punto di vista inedito: lo sguardo di chi l’ha visto nascere e crescere ed è rimasto, apparentemente, ai margini: la nave appunto. Sul palco per il suo primo monologo Elena Caccamo, diretta alla regia dal direttore del teatro Maurizio Natali.
L’idea
«Mi piaceva l’idea semplice di un racconto e di un narratore che raccontasse una storia un po’ sospesa fra realtà e fantasia e che ci fosse qualcuno disposto ad ascoltare e a lasciarsi trasportare e meravigliare – afferma Caccamo -. Nel pensare allo sviluppo dello spettacolo con Maurizio Natali, è emersa la necessità di adattare il testo in una nuova prospettiva, soprattutto in relazione al fatto che sono una donna e che il racconto è scritto dal punto di vista maschile. Quindi abbiamo pensato di raccontare la vita del pianista che non è mai sceso dalla nave, ma dalla prospettiva della nave stessa che, come una sorta di madre, l’ha visto crescere e che condivide con lui lo stesso destino che chi ha visto il film conosce. La mia speranza è di riuscire a creare con questo lavoro 50 minuti in cui gli spettatori vivano un’altra vita, semplicemente ascoltando la storia di qualcuno».
Per quanto riguarda, invece, l’esperienza del monologo in sé, in cui Caccamo si cimenta appunto per la prima volta, «mi ha divertita la possibilità di avere a disposizione un buon lasso di tempo per sperimentare diverse modalità espressive e mi piace l’idea di dialogare principalmente con il pubblico e di rivolgermi direttamente a lui».
La pellicola
«Innamorati del film di Tornatore, abbiamo voluto metterlo in scena, per cui la scrittura è ispirata a questo – precisa il regista Natali -. Interessante la relazione che si viene a creare fra la nave e il pianista, come fra madre e figlio. Novecento, alla fine, non vuole abbandonare la nave-madre». “Novecento - Storia di una nave”, dunque, narra la storia di un pianista straordinario che ha vissuto tutta la sua vita su una nave, senza mai mettere piede a terra. La sua capacità di suonare una musica mai sentita prima sarebbe stata un grande dono per il mondo intero, e non solo per i passeggeri del piroscafo che, negli anni tra le due guerre, faceva la spola tra l’Europa e l’America, se solo Novecento fosse riuscito a scendere. Il protagonista, però, ha le sue buone ragioni.
Prenotazione obbligatoria entro 24 ore prima della data scelta via WhatsApp o Telegram al numero 347-8430664 oppure alla mail [email protected], indicando nome e cognome di ciascuno spettatore.
L’assegnazione dei posti avverrà in base alla data di prenotazione. A spettacolo iniziato non sarà possibile accedere alla sala.
© RIPRODUZIONE RISERVATA