Individuati i corpi senza vita di Cristian Mauri e Paolo Bellazzi, i due escursionisti che risultavano dispersi in Grignetta da sabato

Sarebbero stati localizzati circa a metà del canalone Caimi dove si erano concentrate le ricerche nelle ultime ore, in seguito al rilevamento del segnale di uno dei loro telefoni cellulari in quella zona

Lecco

Sono stati individuati i corpi senza vita di Cristian Mauri e Paolo Bellazzi, i due escursionisti che risultavano dispersi da sabato in Grignetta. Sarebbero stati localizzati circa a metà del canalone Caimi dove si erano concentrate le ricerche nelle ultime ore, in seguito al rilevamento del segnale di uno dei loro telefoni cellulari in quella zona. L’ultimo sorvolo nel tardo pomeriggio di oggi infatti ha consentito di rilevare un segnale grazie al dispositivo Recco e le verifiche successive hanno confermato la posizione di almeno una delle due persone disperse. Il segnale proviene da una zona che presenta il rischio di distacco di valanghe e i soccorritori stanno valutando come proseguire.

Mauri e Bellazzi, entrambi classe 1976, residenti l’uno a Vimercate e l’altro a Cambiago, colleghi in un’azienda brianzola e compagni di numerose uscite in montagna, erano saliti in Grignetta nelle prime ore della mattina di sabato, senza più far ritorno a casa. Runner esperti e buoni conoscitori della zona della tragedia, sarebbero stati notati da altri alpinisti mentre affrontavano, in discesa, la via Cermenati e poi di loro più nessuna notizia.

A rendere difficoltose e a tratti impossibili le ricerche di questi giorni sono state le condizioni meteo: vento forte e nevicate continue hanno ridotto al minino anche la possibilità di impiegare i mezzi di soccorso aereo e hanno reso estremamente pericolose le perlustrazioni via terra, in particolar modo nei canaloni. Solo nel pomeriggio di oggi, grazie a una schiarita sono stati mobilitati l’elisoccorso di Como, che ha trasportato in quota varie squadre del Soccorso alpino, gli elicotteri “Drago” dei Vigili del fuoco e “Volpe” della Guardia di Finanza, quest’ultimo con a bordo il dispositivo IMSI - Catcher per rilevare ulteriori eventuali segnali del telefonino. In volo anche un elicottero privato di Elitellina, con il sistema Recco del Cnsas, che ha sorvolato la zona in cerca del segnale di altri dispositivi di localizzazione.

Le operazioni di ricerca hanno coinvolto decine di tecnici delle varie stazioni di Soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana e del Sagf – Soccorso alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del fuoco, intervenuti anche con i droni e il personale Tas per la topografia, e i Carabinieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA