La cascina del Manzoni

sta andando in rovina

A Mozzana di Galbiate c’è il casolare nel quale

il piccolo Alessandro fu collocato dopo la nascita

Galbiate

Nel nostro territorio l’eredità manzoniana, intesa come testimonianza dei luoghi in cui lo scrittore è vissuto o in riferimento a una topografia legata indissolubilmente al romanzo, è stata colpevolmente trascurata fino a consegnarla all’oblio, o addirittura dilapidata, e in molti casi irrimediabilmente cancellata.

È il caso dei luoghi manzoniani, ormai irriconoscibili quando non del tutto estirpati, come il palazzotto di Don Rodrigo, abbattuto nel 1937, o del più importante monumento del nostro capoluogo: quella villa Manzoni che versa in condizioni allarmanti, inaccettabili, un patrimonio d’arte e di storia che rischia un decadimento intollerabile, un’onta per l’intera cittadinanza lecchese

Fra i luoghi intrinsecamente legati alla vita del Manzoni è annoverata la cascina nella quale il piccolo Alessandro fu collocato dalla madre, subito dopo la sua nascita. Questo solitario casolare si trova a Mozzana, frazione del comune di Galbiate.

Ebbene, anche questa preziosa memoria manzoniana si sta avviando a sicura rovina. Da tempo disabitata, oggi la cascina Costa è in condizioni miserande, e ha ogni giorno di più l’aspetto di un rudere.

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