Lavatoio e casello, il Gerenzone riparte dal recupero

Officina Gerenzone e Comune di Lecco insieme per valorizzare il corso d’acqua. Al via entro fine anno i lavori per riqualificare il lavatoio del Paradone. «Ora servono veri percorsi pedonali lungo il fiume», dice il presidente Colombo

Lecco

«La mobilità per i pedoni sulle strade di Rancio e Malavedo è molto difficile. Servono i percorsi pedonali lungo il Gerenzone». Paolo Colombo, presidente di Officina Gerenzone – realtà da oltre 300 soci impegnata nella valorizzazione storica e ambientale del corso d’acqua – accoglie con favore la scelta di palazzo Bovara di riqualificare il lavatoio vicino alla diga del Paradone, edificio risalente agli anni Cinquanta e oggi del tutto abbandonato, ma sottolinea come questo sia solo un punto di partenza.

L’intervento sul lavatoio, illustrato in commissione, vale 80mila euro, di cui metà coperti da donazioni dei gestori delle cave. «Si tratta di circa 40 metri quadri – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Renata Zuffi –. Verrà creato un nuovo spazio polifunzionale in cui ci si potrà riparare al coperto durante i trekking urbani lungo il Gerenzone e si potranno svolgere attività laboratoriali. Verrà inserito anche un pergolato per coprire l’area esterna. In parallelo, nell’ambito del “piano rioni”, riqualificheremo via Boiardo. I lavori inizieranno alla fine dell’anno e saranno completati per la primavera 2026».

Terminato il cantiere, palazzo Bovara aprirà una manifestazione di interesse per affidare la gestione degli spazi.

Questo intervento si affianca al recupero del casello dell’ex custode della diga, curato da Officina Gerenzone. «Sarà un restauro di carattere conservativo – sottolinea Colombo –. Si prevede tra l’altro di inserire una rete metallica nella parte bassa del casello di legno per rendere visibili i meccanismi di regolazione interni. Complessivamente l’intervento vale 38mila euro. Fondazione comunitaria del lecchese, nell’ambito del bando ordinario 2025, ci riconoscerà il 50% di questa somma se noi riusciremo a raccogliere l’altra metà tramite donazioni. A quel punto si potrà partire con i lavori. Se riusciremo a raccogliere abbastanza fondi, potremo mettere mano anche alla parte in muratura, quella dove stava il custode, e alla diga stessa, che ha bisogno di interventi dopo tanti anni di abbandono».

Il progetto è possibile grazie al patto di collaborazione firmato a fine agosto tra Officina Gerenzone e il Comune.

«La riqualificazione del lavatoio – conclude Colombo – è sicuramente un fatto positivo, un altro tassello nel recupero di un luogo per tanti anni dimenticato. Ci auspichiamo però che finalmente si realizzino i percorsi pedonali lungo la sponda del fiume, per esempio quello che potrebbe collegare l’area della diga al parco di via Tirabagia. Altrimenti c’è il rischio che queste zone rimangano isolate. Lungo le strade di Malavedo e Rancio mancano percorsi pedonali adeguati».

La diga del Paradone serviva per indirizzare l’acqua del Gerenzone verso i canali artificiali lungo cui sono nate molte delle imprese che hanno costruito la grande storia industriale di Lecco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA