Le scuole dalla Provincia ai Comuni

Bormio con Sondrio: «Adesso basta»

Il sindaco dell’Alta Valle sbotta contro il Governo: «Enti locali sempre vessati»

E chiede rispetto per gli amministratori che lavorano in modo «disinteressato»

Bormio

L’arroganza di Roma non piace a Sondrio, ma non piace nemmeno a Bormio.

È questa la reazione del sindaco Giuseppe Occhi all’iniziativa del presidente della Provincia Massimo Sertori che per dar seguito alle dichiarazioni del ministro Delrio ha scritto ai Comuni capoluogo di mandamento comunicando il trasferimento delle competenze e dei costi relativi alle scuole superiori entro la fine dell’anno.

«Prendo spunto dalla lettera di Sertori che suona come provocazione - dice Occhi - ma che mette in luce l’arroganza del palazzo romano verso i comuni sui quali è ormai abitudine, da parte della classe politica al potere, scaricare le proprie mancanze, le proprie inefficienze, la volontà di non rinunciare ai propri privilegi ed alle poltrone, nel tentativo di imputare agli enti territoriali, in particolare comuni e province, la causa degli sprechi».

«Se ci sono tagli da fare - evidenzia il sindaco di Bormio - si tagliano le risorse destinate ai comuni, se occorre recuperare i mancati introiti dell’Imu sulla prima casa dove si va a pescare? Ovviamente dalle risorse dei comuni che si trovano di fronte ad un bivio: aumentare le imposte o tagliare i servizi dal momento che i conti, chiaramente, devono tornare. Si continuano ad adottare provvedimenti che dopo poco vengono cambiati, senza valutare le ripercussioni. È ora di finirla e di rispettare tutti quegli amministratori che disinteressatamente (magari fosse così anche per tutti i politici) cercano di fare il bene comune e che si trovano ogni giorno a non sapere cosa li attende nell’immediato futuro».

Bormio entra nel concreto: in paese esistono tre istituti superiori la cui gestione ordinaria ammonta a 270mila euro all’anno, ai quali devono aggiungersi spese straordinarie e mutui. «Nel caso dovessimo veramente averli in carico come potremo fare - si chiede Occhi -? Certamente batteremo cassa presso i comuni del mandamento (su 667 studenti che frequentano le superiori solo 149 sono di Bormio)».

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