Lecco, Cgil lancia l’allarme: “Sanità in crisi, personale in fuga”

Il sindacato chiede un cambio di rotta per garantire pause, inserire Oss e riorganizzare le attività, minacciando lo sciopero nazionale del 12 dicembre.

Lecco

La “pax romana” che sembrava esser subentrata a Lecco con l’avvento del “dialogante” Marco Trivelli, direttore generale dell’Asst di Lecco, è finita. Da un pezzo. Fp Cgil Lecco infatti in questi giorni ha espresso sostegno alla Rsu dell’Asst condividendo la preoccupazione per quella che viene definita “inerzia dell’azienda di fronte alla perdita continua di professionalità essenziali: infermieri, Oss, tecnici di laboratorio e di radiologia”. Teresa Elmo, responsabile della Funzione Pubblica di Cgil non ha dubbi: “Stiamo perdendo praticamente un addetto al giorno. Queste uscite aggravano una carenza strutturale, con ricadute evidenti sulla salute e sulla sicurezza del personale e sulla sostenibilità dei turni. Nelle aree a maggiore intensità assistenziale, come le Medicine, abbiamo più volte chiesto l’inserimento di Oss dedicati alla giornata, indispensabili per alleggerire il carico sulle lavoratrici e sui lavoratori in servizio. Anche questa richiesta è rimasta senza riscontro. In numerosi incontri, abbiamo segnalato la situazione delle infermiere e degli infermieri che, all’interno dei reparti, spesso non riescono a fruire delle pause necessarie al recupero psicofisico. Turni ridotti ai minimi assistenziali espongono gli organici a rischio di stress lavoro correlato e incidono sulla qualità dell’assistenza”. Non solo: all’ultimo concorso che è stato esperito per gli Oss (operatori socio sanitari), sono arrivate 400 iscrizioni a Lecco contro le quasi 800 di Monza e le 1.400 di Asst Lariana. Una debacle.

Tra le proposte più volte avanzate e rimaste senza esito c’è anche la riorganizzazione delle attività territoriali ora accentrate nei presidi ospedalieri. Una misura utile per migliorare le condizioni di lavoro, ridurre il caos viabilistico intorno ai nosocomi e affrontare la cronica insufficienza dei parcheggi a disposizione del personale turnista, con ricadute dirette sulla sicurezza negli spostamenti. “A tutto questo si somma un divario comunicativo crescente: troppe segnalazioni delle lavoratrici e dei lavoratori si perdono a metà della catena gerarchica o arrivano ai vertici senza produrre risposte concrete. Emblematico il tema delle ferie, che in alcuni reparti continuano a essere limitate da coordinatrici e coordinatori nonostante le indicazioni aziendali. Da tempo chiediamo un monitoraggio più attento dell’operato dei coordinatori e dei responsabili di area”.

Ecco perchè La Fp Cgil di Lecco chiede ad Asst di “rivedere l’organizzazione dei turni garantendo pause reali; attivare spazi idonei alla pausa e al recupero psicofisico; inserire Oss aggiuntivi nelle aree più critiche; riorganizzare le attività territoriali oggi accentrate; vigilare sull’operato di coordinatrici, coordinatori e responsabili; avviare misure strutturali per la permanenza e l’attrattività del personale”.

Teresa Elmo, segretaria generale della Fp Cgil Lecco, non ha dubbi sulla partecipazione dei lavoratori allo sciopero nazionale indetto per il 12 dicembre: “Se vogliamo fermare l’esodo degli operatori dalla sanità pubblica occorre agire. Lottiamo uniti per pretendere maggiori investimenti nel settore pubblico, contrastando le politiche del riarmo a scapito della sanità e del welfare. Il 12 dicembre scendiamo in piazza”.

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