L’incidente in moto e poi il coma

Dopo sette giorni non ce l’ha fatta

Ha cessato di battere ieri pomeriggio il cuore di Lorenzo Cossi, il motociclista del 1973 nativo della frazione sondalina di Fumero, vittima di un pauroso incidente venerdì notte a Sondalo. Da quel momento l’uomo non aveva più ripreso conoscenza. Le sue condizioni erano apparse immediatamente gravissime al personale del 118 che l’ha soccorso e le possibilità di vita appese a un filo, che ieri si è spezzato.

Un fisico forte, faceva il muratore, gli ha permesso di combattere per la vita fino al pomeriggio di ieri, quando i suoi occhi si sono chiusi per sempre in un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale Morelli di Sondalo, dove era ricoverato dalla notte dell’incidente.

Venerdì notte, era da poco passata la mezzanotte al momento del sinistro, Cossi era in sella alla sua Kawasaki da strada e da via Primo Maggio si stava dirigendo verso il ponte di San Rocco. Per cause al vaglio delle forze dell’ordine intervenute sul posto, l’uomo ha perso il controllo della moto rotolando per una cinquantina di metri fino all’impatto con un parapetto. Nonostante avesse il casco, lo scontro è stato tremendo riducendolo in fin di vita. Da quel momento la speranza dei familiari (lascia moglie e due figlie) che potesse riprendersi si sono via via assottigliate.

Solo da pochi anni aveva acquistato la moto. Lorenzo Cossi aveva iniziato da ragazzino a fare il muratore. In tanti anni di servizio ha lavorato per numerose ditte della zona, da quelle vicino casa, a quelle di Grosotto e Grosio. Attualmente era impegnato in un’impresa edile di Sondalo. La data dei funerali dell’uomo non è ancora stata decisa.

I coscritti del 1973

A Fumero lo piangono mamma, papà, le due sorelle e il fratello. A dargli l’ultimo saluto ci saranno sicuramente i suoi coetanei del 1973, compagni di gioventù con i quali, dopo essersi trasferito a Grosio, le occasioni per vedersi erano diventate più rare. Ora amici e parenti si ritroveranno per dare l’ultimo saluto a Lorenzo Cossi.

La tragica fine dell’uomo lascia nel dolore e nello sconcerto per l’accaduto quattro comunità, quelle di Grosio e Sondalo, Tiolo e Fumero.