Lo Svincolo alla Sassella, Pd: «Opera necessaria, ma progetto da cambiare»

Lavori Ancora riflettori puntati sull’infrastruttura all’ingresso di Sondrio «Finora perso solo tempo»

Sondrio

«Opera necessaria, ma non così». Progetto definitivo approvato dal commissario straordinario Fabio Massimo Saldini al termine della recente Conferenza dei servizi, nonostante il parere sfavorevole della Soprintendenza, il Partito democratico chiede di rivedere il disegno dello svincolo all’ingresso ovest di Sondrio.

Riflettori nuovamente puntati sulla Sassella e sull’infrastruttura inserita nel piano delle opere olimpiche Milano–Cortina 2026, considerata strategica per la viabilità valtellinese. La normativa prevede che anche i pareri negativi, come quello della Soprintendenza, non blocchino automaticamente l’approvazione, purché l’amministrazione motivi adeguatamente la decisione e dimostri di aver valutato le osservazioni ricevute.

E se nessuno mette in dubbio la necessità di migliorare quel nodo viario, è sul come che si apre il confronto. Con un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Cultura e delle Infrastrutture, la segretaria regionale dem Silvia Roggiani, in accordo con il Pd della provincia di Sondrio, chiede di chiarire la procedura che ha portato all’approvazione del progetto nonostante il parere contrario dell’autorità di tutela, di verificarne la conformità al Codice dei beni culturali e del paesaggio e di definire meglio i limiti dei poteri dei commissari straordinari.

Il commento

«Siamo favorevoli alla realizzazione dello svincolo della Sassella – spiega Roggiani – perché è un’opera davvero necessaria per la Valtellina. Ma non si può pensare di portarla avanti forzando le regole e ignorando un parere tecnico vincolante. Le opere olimpiche devono rappresentare un’opportunità, non un precedente che rischia di scardinare le tutele ambientali e paesaggistiche».

Sulla stessa linea Michele Iannotti, segretario provinciale del Pd di Sondrio: «La questione non è il se, ma il come. Lo svincolo è indispensabile, ma non con questo progetto, osteggiato persino dalla Soprintendenza. Siamo arrivati a pochi mesi dalle Olimpiadi con un intervento che non sarà comunque pronto per i Giochi. Abbiamo perso tempo inseguendo una soluzione impattante e poco funzionale».

Secondo i dem il nodo riguarda non solo la Sassella ma l’intero sistema viabilistico tra Sondrio e Castione Andevenno. «Se non si interviene anche sulla rotatoria a poche centinaia di metri, nel territorio di Castione – osserva Iannotti – il rischio è spostare il problema invece di risolverlo. Serve un progetto capace di integrarsi nel paesaggio e di non sprecare risorse pubbliche».

Le alternative

Il Pd ricorda di aver avanzato più volte proposte alternative, con l’obiettivo di rendere l’intervento sostenibile e meno invasivo. Ma Regione Lombardia, Anas e Comune di Sondrio hanno scelto di procedere sulla strada attuale, nonostante i richiami della Soprintendenza, che in due occasioni ha chiesto una revisione del tracciato.

Ora che l’opera non sarà completata in tempo per i Giochi olimpici, per i democratici si aprirebbe lo spazio per una revisione. «Siamo per la realizzazione dello svincolo della Sassella – concludono Roggiani e Iannotti – ma non così. Serve un intervento funzionale, integrato nel contesto paesaggistico e rispettoso delle risorse pubbliche».

© RIPRODUZIONE RISERVATA