Mandello piange Nadir Bonacina: «Era una persona gentile»

Ha portato tanta tristezza a Mandello la notizia della scomparsa di Nadir Bonacina, 78 anni, che giovedì pomeriggio mentre si trovava lungo il sentiero della Valle del Meria. Il ricordo del consigliere Aliprandi e dell’assessore Gatti

Mandello del Lario

Una vita in azienda e tante camminate in giro per il paese. Ha portato tanta tristezza la notizia della scomparsa di Nadir Bonacina, 78 anni, che giovedì pomeriggio mentre si trovava lungo il sentiero della Valle del Meria. Secondo quando ricostruito dai soccorritori, l’anziano sarebbe infatti caduto da un’altezza di una quindicina di metri, finendo sul greto del torrente Meria.

Casa a Somana, Nadir Bonacina aveva portato avanti per decenni l’azienda di famiglia in via eritrea, in centro paese, specializzata nel commercio all’ingrosso di bulloneria, ferramenta, utensileria, vernici ed attrezzature meccaniche in genere. La moglie Grazia aveva invece gestito una boutique nella zona della chiesa di San Lorenzo a Mandello basso.

Giovedì pomeriggio le operazioni di soccorso, scattate in codice rosso, hanno visto impegnati, per oltre due ore, l’elisoccorso di Como e un’automedica, un’ambulanza del Soccorso degli Alpini di Mandello, i tecnici del soccorso alpino della stazione di Lecco, i vigili del fuoco e i carabinieri. Recuperarlo non è stato facile.

Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi, e con l’elisoccorso di Como è stato portato all’ospedale di Circolo di Varese, dove a causa dei forti traumi tra cui quello cranico causato dalla caduta dall’alto.

«Una cara persona, molto gentile, lo trovavo spesso in giro per Mandello a camminare - racconta Luisella Aliprandi, consigliere comunale e vicina di casa di Bonacina -. Sono molto dispiaciuta per quanto successo».

A lui fa eco Sergio Gatti, assessore allo sport: «era conosciuto per la sua attività e mi capitava di trovarlo a camminare in zona lungolago. Siamo tutti addolorati e ci stringiamo attorno alla famiglia». Nadir Bonacina lascia la moglie Grazia e il figlio Federico.

Già durante il recupero e condizioni del mandellese erano apparse gravi, ed è stato portato con l’elisoccorso di Como all’ospedale di Circolo di Varese. Riscontrati un trauma cranico, oltre a traumi al volto e a un braccio. In breve le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate mentre si trovava ancora al pronto soccorso dell’ospedale. Il suo cuore infatti ha smesso di battere lascando i famigliari nella disperazione. Quello che doveva essere un pomeriggio all’aria aperta si è trasformato in una tragedia.

L’uomo potrebbe essere scivolato forse anche a causa del terreno umido, o potrebbe avere avuto un malore. Tante le ipotesi considerata anche la zona impervia e non tra le più agevoli da percorrere.

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