Moto sui sentieri,
il Cai non ci sta

Con un progetto di legge la Regione vuole derogare al divieto di transito a mezzi motorizzati sulle piste montane. Gli alpinisti «Dai fuoristrada un devastante impatto ambientale»

Sondrio

Il Club Alpino Italiano della Lombardia e della provincia di Sondrio, in particolare, è sul piede di guerra, deciso più che mai a bloccare l’iter di approvazione del progetto di legge regionale col quale si vorrebbe derogare al divieto di transito a mezzi motorizzati (moto da enduro, da trial, quad, ecc…) sulle piste agro-silvo-pastorali.

Da noi già nell’occhio del ciclone anche solo per via della loro realizzazione, per cui è lecito immaginare la sollevazione popolare che deriverebbe da un loro eventuale utilizzo a fini ludici, ovvero per realizzarvi manifestazioni e competizioni di tipo sportivo e ricreativo.

Eppure, il timore che ciò possa accadere è reale tant’è che il direttivo regionale del Cai, in piena sintonia col Coordinamento delle sezioni e sottosezioni Cai della provincia di Sondrio, ha deciso di “frapporsi” a questa iniziativa con la forza dei propri 90mila iscritti.

«Dai fuoristrada un devastante impatto ambientale», sottolineano.

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