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Giovedì 15 Maggio 2025
«No fondi per lo stadio? Scelta miope», la lettera del Lecco Club Shamrock al Comune
I tifosi del Lecco hanno inviato una lettera aperta, che raccoglie oltre 200 firme, all’amministrazione comunale per esprimere disappunto in merito alla scelta di non destinare fondi alla riqualificazione dello stadio Rigamonti Ceppi. «Servono interventi urgenti come il rifacimento dei servizi igienici, oggi inaccessibili a donne e persone con disabilità»
Lecco
Una «lettera aperta all’amministrazione Comunale» che raccoglie più di duecento firme perché è mandata al Comune da tutti i tifosi del Lecco Club Shamrock che «desidera esprimere il proprio forte disappunto per la decisione dell’amministrazione comunale di non destinare fondi alla riqualificazione dello stadio comunale Rigamonti Ceppi, struttura che rappresenta un patrimonio storico, sportivo, sociale e identitario della nostra città. In particolare, riteniamo inaccettabile che non vengano stanziate risorse per interventi ormai urgenti e imprescindibili, come il rifacimento dei servizi igienici, oggi in condizioni non solo inadeguate, ma totalmente inaccessibili a donne e persone con disabilità. Questa situazione è discriminatoria e mina alla base ogni principio di inclusività, decoro e rispetto della dignità dei cittadini”.
I tifosi del Lecco sempre presenti sugli spalti del Rigamonti-Ceppi e spesso anche in trasferta continuano: «Lo Stadio Comunale non è solo un bene “a uso privato”, come impropriamente definito, ma è una infrastruttura pubblica punto di riferimento per migliaia di giovani, famiglie, tecnici e appassionati che credono nello sport come strumento di crescita, educazione e coesione sociale. La mancata assegnazione di fondi per la manutenzione e l’ammodernamento dello stadio rappresenta una scelta miope, che penalizza non solo la Calcio Lecco, ma tutta la cittadinanza lecchese. Alla luce di quanto sopra, chiediamo con forza una revisione della decisione assunta e l’attivazione di un piano concreto di investimenti a favore dello stadio comunale e dello sport lecchese in generale, a partire dagli interventi più urgenti come l’accessibilità dei servizi igienici. Certi che vorrete considerare con attenzione questa istanza, restiamo disponibili a un confronto diretto e costruttivo. Firmato “Lecco Club Shamrock”».
In aggiunta a quanto scritto, la vicepresidente Silvia Ratti dichiara: «Mi auguro davvero che il Comune prenda in considerazione questo appello perché noi donne tifose siamo veramente tante e allo stadio ci è preclusa la possibilità di andare in bagno. E i disabili hanno dovuto scegliere se guardare la partita dalla tribuna e sostanzialmente non vederla, perché quasi impossibile farlo da quella postazione, oppure andare nei Distinti, dove si vede meglio, ma manca la possibilità di andare in bagno. Una vergogna».
E poi il turismo sportivo per i tifosi è una realtà da sostenere: «Abbiamo visto tifosi venire dalla Germania, dall’Inghilterra, dal Sud America e dall’Australia. Invito i nostri amministratori a parlare con loro per la definizione di “gioiellino” che hanno dato del nostro stadio. Lasciar andare in rovina uno stadio definito dall’estero “un gioiellino”, sarebbe davvero un delitto».
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