Oggiono: il rogo da Rodolfa

Denunciati i due titolari

1É la vigilia di Ferragosto. In pieno giorno in via I Maggio a Oggiono scoppia un furioso incendio nel negozio di abbigliamento “Rodolfa”2 Vigili del fuoco e carabinieri si scambiano le prime informazioni sul rogo che è appena stato spento." data-title="1É la vigilia di Ferragosto. In pieno giorno in via I Maggio a Oggiono scoppia un furioso incendio nel negozio di abbigliamento “Rodolfa”2 Vigili del fuoco e carabinieri si scambiano le prime informazioni sul rogo che è appena stato spento." data-credits="fotoservizio cardini" > 1É la vigilia di Ferragosto. In pieno giorno in via I Maggio a Oggiono scoppia un furioso incendio nel negozio di abbigliamento “Rodolfa”2 Vigili del fuoco e carabinieri si scambiano le prime informazioni sul rogo che è appena stato spento." title="1É la vigilia di Ferragosto. In pieno giorno in via I Maggio a Oggiono scoppia un furioso incendio nel negozio di abbigliamento “Rodolfa”2 Vigili del fuoco e carabinieri si scambiano le prime informazioni sul rogo che è appena stato spento." src="https://storage.laprovinciaunicatv.it/media/photologue/2013/11/11/photos/cache/oggiono-il-rogo-da-rodolfa-denunciati-i-due-titolari_5c1884b8-2d00-11e3-90e6-0d7380e4a750_v3_large_libera.jpg" />

Oggiono - Clamoroso epilogo nelle indagini sull’incendio del negozio di lingerie avvenuto nel pomeriggio del 14 agosto scorso in via Primo maggio: alla fine, i carabinieri hanno denunciato i titolari, i coniugi Rodolfa e Luigi Brambilla.

Le conclusioni dell’attività investigativa sono state rese ufficialmente note venerdì dall’Arma stessa, che quindi ha per la prima volta definito «doloso» il rogo dell’attività commerciale: intaccò pesantemente, com’è noto, anche le proprietà soprastanti.

Furono quattro gli appartamenti resi inabitabili per giorni per effetto del fumo e dalle fiamme, poi due famiglie rimasero sfollate (e tuttora lo sono) per l’inagibilità strutturale degli alloggi, mentre per un ufficio e un altro nucleo famigliare si è trattato di fronteggiare le ingenti bonifiche.

Ora l’incendio ha una causa e secondo l’accusa gli autori un volto: ben noto – secondo quanto accertato dagli investigatori – agli abitanti che, quel pomeriggio in piena estate furono scossi da un sonoro sibilo seguito da uno scoppio pauroso.

Tutti i dettagli nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola sabato 5 ottobre.