Rendiconto, per la giunta Gattinoni un «tesoretto» da quasi 10 milioni

Lecco

Per il suo ultimo anno “intero” di mandato la giunta di Mauro Gattinoni avrà a disposizione un “tesoretto” di circa 9.8 milioni di euro, derivante dall’avanzo di amministrazione. È questo il dato principe emerso durante la presentazione del rendiconto di gestione 2024 svoltasi l’altra sera in commissione. In estrema sintesi, l’avanzo di amministrazione è la differenza tra le entrate e le uscite registrato dal bilancio comunale in un determinato anno. Il fatto che questa differenza sia milionaria e sia in crescita rispetto ai 7.4 milioni del 2023 ha suscitato le forti critiche dell’opposizione.

«Le scelte politiche di quest’amministrazione – ha osservato Simone Brigatti, esponente di Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza italia – hanno portato ad un generale appesantimento dei costi a carico dei cittadini. Si è sempre detto che questo era necessario per una gestione equilibrata della parte corrente ma da due anni le entrate crescono più delle uscite. Bisognerebbe ragionare in maniera diversa sulle scelte fatte. I numeri dicono che c’è lo spazio per ridurre alcuni costi a beneficio delle fasce di reddito più fragili». Il riferimento, in particolare, è all’incremento dell’aliquota Irpef deciso dalla giunta Gattinoni nel 2022.

«L’accertato Irpef – ha ricordato Nadia Crippa, dirigente dell’area servizi finanziari del Comune – è salito dai 3 milioni 350mila euro nel 2022 ai 6 milioni 890mila euro nel 2023. Nel 2024 è stato invece pari a 6 milioni 780 mila euro. Questo andamento è dovuto sia alla modifica dell’aliquota sia ad un incremento della base imponibile, ovvero dei redditi dei cittadini».

L’osservazione di Brigatti è stata duramente respinta da Roberto Pietrobelli. «Tra il 2020 e il 2024 – ha sottolineato l’assessore al bilancio – le spese sono passate da 52 milioni 841 mila euro a 60 milioni 893 mila euro, soprattutto per via di un aumento dei costi di beni e servizi. Di contro, le entrate sono aumentate da 65 milioni 248 mila euro a 71 milioni 375 mila euro. Sono cresciute più le spese delle entrate. Non si può neanche dire che siccome nel rendiconto c’è l’avanzo allora nel bilancio di previsione potevamo ridurre l’irpef. Ci sono dei meccanismi e delle logiche da rispettare nel bilancio di previsione diverse da quelle del rendiconto».

L’osservazione non ha convinto le minoranze, le quali hanno evidenziato come i costi siano cresciuti anche a causa di scelte politiche compiute dall’amministrazione. «Le spese per contenziosi legali stanno esplodendo. Solo la “lotta sui tavolini” è costata 33 mila euro in incarichi ad avvocati esterni. In parallelo è stato raddoppiato l’ufficio legale del Comune per far fronte a tutte le procedure aperte, compresa quella con Linee Lecco» ha attaccato Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco. Un altro dato interessante riguarda le risorse liquide che il Comune ha in cassa, pari a 43 milioni 822 mila euro. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’avanzo, invece, ad oggi l’unica certezza è che 200mila euro serviranno per sbloccare la riqualificazione delle stazioni della funivia dei piani d’Erna.

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