
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 11 Gennaio 2014
Riciclaggio, bancaria dal giudice
«Mai saputo di attività illecite»
La dirigente di Chiuro fai domiciliari chiede di tornare in libertà
«Non sapevo nulla della provenienza di quegli assegni . Nè conosco le altre persone finite nell’inchiesta, oltre al cliente a cui ho cambiato gli assegni. Quella di riciclaggio è un’accusa davvero assurda e quindi chiedo di poter tornare in libertà».
Così la responsabile della filiale di Chiuro di Banca Intesa San Paolo, agli arresti domiciliari dopo il blitz di dicembre della Guardia di Finanza che ha eseguito ordinanza di misura cautelare nei confronti di sei persone mentre 29 sono state denunciate a piede libero per reati che vanno dall’associazione a delinquere, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, dall’omessa dichiarazione dei redditi all’evasione Iva.
La donna si è dunque presentata a Milano al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca degli arresti domiciliari. I suoi avvocati di fiducia hanno presentato una dettagliata memoria, finita sulla scrivania dei giudici, assieme al parere negativo espresso dal pm che ha voluto presenziare l’udienza durata oltre un’ora e mezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA