
Rinnovato il contrattto regionale per artigiani metalmeccanici: più tutele e nuove risorse
Rinnovato fino al 2029: più tutele, welfare e nuovo elemento retributivo “Lombardia”. Soddisfazione anche in Valtellina, dove il settore conta centinaia di addetti
Lecco - Sondrio
Artigiani metalmeccanici, rinnovato il contratto regionale: più tutele e nuove risorse economiche.
È un accordo importante quello sottoscritto da Fim Cisl Lombardia e Uilm Lombardia con le associazioni datoriali per il rinnovo del Contratto collettivo regionale del lavoro per le imprese artigiane metalmeccaniche, installazione impianti, autoriparazione, orafi, argentieri, odontotecnici e restauratori. Un’intesa che arriva alla fine di una lunga trattativa, avrà validità fino al 31 luglio 2029 e sarà ora sottoposta alle assemblee nei luoghi di lavoro, comprese le aziende valtellinesi.
«Si tratta di un contratto che valorizza le specificità del nostro territorio – si legge nella nota sindacale a firma di Alessandra Vaninetti, segretaria generale della Fim Cisl di Sondrio – e che offre strumenti concreti per coniugare diritti, tutele e competitività delle imprese artigiane».
Tra le principali novità spicca il riconoscimento del 100% della retribuzione per i primi tre giorni di malattia, una misura che rafforza la protezione dei lavoratori. Confermate le 40 ore settimanali su 5 o 6 giorni, con una regolamentazione più chiara delle flessibilità e la definizione del lavoro domenicale con una maggiorazione economica del 25%. Previsti inoltre fino a cinque giorni consecutivi di permesso retribuito in caso di grave lutto familiare, la possibilità di sottoscrivere accordi individuali di smart working e l’introduzione della banca ore per gestire in maniera più equilibrata i picchi produttivi.
Dal punto di vista economico, l’accordo istituisce dal primo novembre di quest’anno il nuovo elemento retributivo Lombardia, pari a 132,68 euro mensili (secondo livello meccanici installatori), con incidenza su tutti gli istituti contrattuali, compreso il TFR. Inoltre, con effetto retroattivo dal primo gennaio 2025, ogni lavoratore riceverà 28 euro mensili in strumenti di welfare aziendale a sostegno del reddito e del benessere.
Una particolare attenzione viene dedicata ai lavoratori immigrati, con la possibilità di concentrare ferie e permessi per agevolare i rientri nei Paesi d’origine, percorsi di lingua italiana e la tutela della libertà di culto. Migliorano anche le prestazioni del Wila, il sistema di welfare integrativo regionale, con il contributo aziendale che sale da 5 a 7 euro mensili.
In provincia di Sondrio, dove il settore artigiano conta centinaia di addetti e decine di piccole aziende, il nuovo contratto rappresenta una boccata d’ossigeno. Un segnale importante per chi opera in realtà di piccole dimensioni ma con un ruolo essenziale per la comunità e l’economia locale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA