
Cronaca / Circondario
Venerdì 16 Maggio 2025
Rischio amianto, chiude la scuola elementare di Sala al Barro. Gli alunni saranno trasferiti
L’amministrazione comunale allontana dal rischio amianto gli alunni delle elementari “Don Milani” di Sala al Barro: dal prossimo anno, le classi verranno trasferite nel complesso parrocchiale della frazione. Lì resteranno finché non verrà radicalmente riqualificato o ricostruito il plesso: la previsione è di «qualche anno»
Galbiate
L’amministrazione comunale allontana dal rischio amianto gli alunni delle elementari “Don Milani” di Sala al Barro: dal prossimo anno, le classi verranno trasferite nel complesso parrocchiale della frazione. Lì resteranno finché non verrà radicalmente riqualificato o ricostruito il plesso: la previsione è di «qualche anno». Lo annunciano l’assessore all’Istruzione, Marco Brambilla e il sindaco Giovanni Montanelli; già nei mesi scorsi, l’assessore ai Lavori pubblici Esmeralda Geraci aveva inquadrato la situazione: «Le scuole contengono amianto, così ogni lavoro comporta attenzioni, costi e tempi maggiori, per evitare la dispersione di fibre». Ora, ecco la decisione del Comune: «Dopo attente valutazioni, tecniche ed economiche, col coinvolgimento anche della dirigenza dell’istituto comprensivo di Galbiate e dell’ufficio scolastico provinciale, abbiamo individuato l’edificio parrocchiale di Sala al Barro che già ospita altre attività, educative e di rilevanza per la comunità, quali la scuola dell’infanzia paritaria e l’oratorio. Riteniamo che questa sia la soluzione più sostenibile, efficace e coerente. Dai sopralluoghi, la struttura è risultata idonea, anche se serviranno lavori di adeguamento al nuovo utilizzo: per questo le tempistiche sono ancora in fase di definizione».
L’amministrazione aggiunge: «Sono state prese in esame diverse alternative, tra cui l’installazione di strutture prefabbricate (i moduli container) in un’area limitrofa alla scuola, o l’accorpamento con la primaria di Galbiate centro, ma le criticità sarebbero molte, dalla gestione del trasporto, alla mancanza di uno spazio mensa adatto. D’altronde, lo spostamento degli scolari è una risposta necessaria e l’esigenza è cogente: la “Don Milani” presenta da tempo criticità diffuse che le forti piogge di settembre e ottobre 2024 hanno aggravato, con infiltrazioni e obbligando così a chiudere due blocchi di servizi igienici e l’aula di informatica».
Per il futuro, la sfida sarà di «ripensare, nel complesso, tutto il sistema scolastico. Frattanto, un sentito grazie - per l’amministrazione - va alla parrocchia, che ha subito mostrato grande disponibilità e sensibilità. Da parte nostra, l’impegno prosegue con dedizione: garantire un ambiente sicuro e adeguato per l’apprendimento e l’insegnamento è un dovere che sentiamo profondamente. Infatti, sin dall’inizio del mandato ci siamo impegnati ad analizzare e monitorare la situazione. Le amministrazioni precedenti sono intervenute con manutenzioni parziali, scegliendo comodamente di rinviare la soluzione. A Sala, in particolare, la scuola ha quasi cinquant’anni e neppure una ristrutturazione può portare benefici significativi o porre rimedio in maniera definitiva alle carenze strutturali: comporterebbe solo un grande dispendio di risorse». Per l’amministrazione «la scelta è necessaria, coraggiosa e complessa; va affrontata con responsabilità e determinazione. Per ora abbiamo potuto individuare una sede temporanea, idonea e mantenere inoltre la scuola nel cuore di Sala, la frazione più popolosa del comune; infatti, in nessun’altra parte di Galbiate si registra una presenza altrettanto significativa di famiglie giovani, grazie alla realizzazione di recenti insediamenti abitativi».
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