
Cronaca
Martedì 28 Luglio 2015
Segregata in casa con il figlio neonato
Magrebino ricercato da 4 anni arrestato
La ragazza è fuggita e si è rifugiata nella sede della Polizia stradale, colletta degli agenti per i bisogni imminenti, come il latte in polvere
Si è presentata ai poliziotti con il suo bambino di poche settimane in braccio: l’aveva partorito in casa meno di un mese fa e da allora praticamente non era più riuscita a uscire dall’appartamento che condivideva con il compagno. Perché lui non voleva: non la lasciava libera, non le dava un euro, la maltrattava. Agli agenti, la giovane donna, una straniera di origini tedesche, ha raccontato precisi episodi di violenza fisica e psicologica, nonchè di quella segregazione tra le mura di un appartamento cittadino
Sono subito scattate le indagini: i poliziotti della Stradale, chiamati i colleghi della Squadra Volanti e della Squadra Mobile, si sono portati all’abitazione che la donna condivideva con un marocchino di 25 anni, in Italia senza i regolari permessi, già noto per reati contro il patrimonio e traffico di sostanze stupefacenti e colpito da un ordine di carcerazione: l’uomo, che era ricercato da quattro anni, alla fine è stato arrestato. La giovane donna e il suo bambino, senza alcun parente in Italia al quale rivolgersi, senza un soldo per provvedere alle necessità più impellenti, sono stati subito aiutati dai poliziotti: in questura è scattata una gara di solidarietà ed è stata promossa una piccola colletta grazie alla quale alla ragazza sono stati forniti beni di uso immediato come il latte in polvere per il neonato. Mamma e piccolo sono stati accompagnati in una struttura protetta.
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