
Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 11 Settembre 2013
«Sì» alla proposta di fusione
Cittadini al voto a dicembre
La Regione dà il via libera al referendum, manca un passaggio in commissione - I Comuni (Mazzo, Tovo, Vervio, Lovero e Grosotto) dovranno decidere il nome

Il referendum per la fusione fra i comuni protagonisti del Patto del Mortirolo (Grosotto, Mazzo, Tovo, Vervio e Lovero) ormai è realtà. Ai primi di dicembre i cittadini dei cinque comuni saranno chiamati a esprimere la propria volontà per unirsi.
Come previsto dal Pirellone è giunto l’ok alla proposta di progetto di legge della fusione. Ora il passaggio in commissione, proprio come è avvenuto per le altre undici fusioni di comuni di province lombarde. È scontato. Scontata anche l’approvazione.
Meno scontato il parere della gente come rivela il sindaco di Vervio, il più piccolo dei futuri borghi del Mortirolo, Giuseppe Saligari: « Ho la netta sensazione di due schieramenti contrapposti e temo possa prevalere l’astensionismo in nome del campanilismo il giorno del referendum. Lo scoglio maggiore verso la fusione è proprio questa mentalità retrograda fatta di vecchi campanilismi». Nel momento di guardare al futuro sono quindi le remore del passato a rischiare di compromettere il tutto. Saligari non ha progetti per convincere chi è contro la fusione a cambiare idea: «Non credo serva un porta a porta oppure una campagna pubblicitaria forte, la gente deve capirlo da sola se vuole o meno la fusione. So che un remora dei cittadini dei piccoli comuni è quella di temere di finire comandati dal Comune di Grosotto che è il più grosso fra quelli della nostra fusione. Io vorrei tranquillizzarli, non sarà così. Io penso di poter essere una garanzia sulla difesa dei piccoli comuni: sono stimato e rispettato non solo dai miei concittadini di Vervio, ma che negli altri paesi».
Sul profilo di chi dovrà sedere sulla scottante poltrona di sindaco Saligari ha le idee chiarissime: «Visto che i primi tre, quattro anni di amministrazione del nuovo comune saranno durissimi, al comando ci vuole gente con esperienza, non ci si può improvvisare, sarebbe un vero disastro. Io sono pronto ad entrare in lista con gente che ha esperienza amministrativa, penso che sia una sicurezza per la popolazione del Mortirolo».
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