
Cronaca / Circondario
Lunedì 05 Gennaio 2015
Si buttò dal Ponte Vecchio
Il fratello riconosce Houcine
Lecco, l’ultimo tassello mancante: l’uomo si era gettato in acqua l’8 dicembre
Lecco
Anche l’ultimo, insignificante dubbio ormai è stato cancellato.
Il corpo reucperato un paio di giorni fa dalle acque del lago di Garlate, in zona Torrette nel comune di Pescate, è proprio quello di Houcine Fassali, 32 anni, residente in città. E’ stato ufficialmente riconosciuto da suo fratello, giunto da Cremona questa mattina proprio per la triste incombenza. Era stato contattato dai carabinieri della Compagnia di Merate l’altro giorno, quando dai vestiti tutti avevano pensato proprio al giovane marocchino. Le condizioni del cadavere, dopo un mese in acqua, non erano buone ma l’esame visivo esterno aveva fatto ipotizzare che si trattasse proprio dell’immigrato residente a Lecco.
Questa mattina il fratello è giunto in città, si è recato all’ospedale Manzoni ed ha riconosciuto il fratello in quel corpo rovinato da un mese di permanenza nell’acqua.
Si chiude così una vicenda che aveva fatto parlare mezza città, soprattutto perché per giorni non c’erano state ipotesi chiare sui motivi del gesto, se si fosse trattato di un incidente o di un suicidio. Il corpo è stato ripescato sabato mattina dai vigili del fuoco di Lecco.
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