Sicurezza in Valsassina

«Telecamere, una priorità

Ma servono 120 mila euro»

Vertice dei sindaci di Barzio, Cassina, Cremeno e Moggio, la richiesta fatta alla Regione

Moggio

«Almeno il 30% del finanziamento necessario per ottenere i contributi regionali finalizzati a realizzare un sistema unico di videosorveglianza in tutti e quattro i Comuni dell’altopiano. Puntiamo a questo. Preventivo: centoventimila euro. Abbiamo deciso di proseguire su questa strada».

Uniti, i sindaci di Moggio - paese dove si trova il Comando unificato della polizia locale dell’altopiano -, Barzio, Cremeno e Cassina, l’altra sera, nel corso dell’annunciato “summit” sulla sicurezza, hanno concordato una linea unitaria in merito alla prevenzione dei reati.

«Non sarà la panacea, ma quantomeno avremo sott’occhio i siti principali dei paesi, con telecamere dell’ultima generazione, in grado di potere individuare le targhe di tutti i mezzi in transito agli ingressi dei paesi dell’altopiano e nei punti più nevralgici».

La linea guida è quella per cui è meglio prevenire che curare. Tutti e quattro i sindaci , sono infatti unanimi nel sostenere la videosorveglianza “unificata”, senza distinguo. Lo scoglio sono, manco a dirlo, soldi e burocrazia.

I tempi stringono e i sindaci ne sono consapevoli. Il termine ultimo imposto dagli uffici della Regione per presentare le domande pro potenziamento impianti di video sorveglianza scade alla fine di febbraio. Insomma, si naviga a vista sperando di avere qualche soldo in più per dare seguito all’opera.

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