Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 02 Novembre 2025
Sondrio “Città del vino”, paesaggi e sapori a Palazzo Martinengo
Inaugurate le nuove sale esperienziali di Palazzo Martinengo, cuore del progetto “Sondrio Città del vino”. Un percorso immersivo tra immagini, profumi e degustazioni per raccontare la Valtellina attraverso il suo paesaggio vitato, la cultura e le eccellenze locali
Sondrio
Una sala a semicerchio, rivestita di doghe in legno come una grande botte. Luci calde, profumo di legno e immagini che scorrono tutt’intorno, raccontando le meraviglie del paesaggio vitato valtellinese. Accanto, una sala dedicata alla degustazione, dove il vino torna a essere racconto, incontro, identità.
Riparte da qui “Sondrio Città del vino”, il progetto che segna una nuova tappa nel percorso di valorizzazione del capoluogo valtellinese. Un’iniziativa nata nel 2022 nell’ambito del bando regionale sui Distretti del commercio, concretizzatasi con l’inaugurazione ufficiale delle due sale di Palazzo Martinengo, nel cuore della città.
«Inauguriamo questi spazi veramente belli – ha sottolineato il sindaco Marco Scaramellini – parte di un percorso di valorizzazione anche del patrimonio comunale. Il luogo perfetto di rappresentanza per il mondo del vino, per ricordare che Sondrio è una città del vino».
Un’idea semplice e potente: raccontare la città attraverso ciò che più la rappresenta, il vino e il suo paesaggio, trasformando gli spazi dell’edificio storico in un luogo di esperienza sensoriale e culturale.
La sala immersiva di Palazzo Martinengo è infatti il cuore del progetto. Cinque brevi video, disponibili in italiano, inglese e tedesco, accompagnano il visitatore in un viaggio tra le diverse anime della Valtellina: la viticoltura eroica sui terrazzamenti, la natura come palestra a cielo aperto, la storia millenaria del vino, la cultura e l’arte, fino ai prodotti che ne esprimono l’essenza.
«Queste due sale sono la conclusione di un progetto più ampio – ha spiegato la vicesindaca e assessora agli Eventi e alle Attività produttive Francesca Canovi –. Grazie alle risorse ottenute con il bando regionale abbiamo potuto non solo sostenere le nostre attività, ma anche creare spazi che raccontano la città e ne rafforzano l’identità. È un viaggio breve ma intenso, che permette a chi entra di conoscere la nostra terra attraverso immagini, voci, profumi e sapori».
Dietro il nuovo allestimento c’è la visione dell’architetta Ilaria Gianola, che ha voluto dare forma a un racconto fatto di materia e suggestioni. «L’idea era esaltare Sondrio quale città del vino, creando un luogo che fosse insieme museo, porta d’accesso e spazio esperienziale – spiega –. Abbiamo immaginato una struttura immersiva che ricordasse una botte, dove il visitatore possa sentirsi parte del paesaggio, circondato dai suoni e dalle immagini della valle».
Doghe di legno alle pareti, pali di vigna all’ingresso, fotografie e proiezioni a 360 gradi trasformano lo spazio in un abbraccio visivo e sensoriale. La seconda sala, dedicata alle degustazioni, completa l’esperienza: un luogo di incontro pensato per eventi e momenti di promozione delle eccellenze locali.
Il progetto “Sondrio Città del vino” non si ferma però a Palazzo Martinengo. Fa parte di una visione più ampia che ha portato anche alla riqualificazione di spazi urbani, all’installazione di panchine, rastrelliere e fioriere, e a interventi per rendere la città più accogliente e vivibile.
«Abbiamo voluto che Sondrio fosse un luogo dello stare, non solo di passaggio – aggiunge Gianola –. Ogni intervento dialoga con l’altro, come tasselli di un’unica narrazione che unisce bellezza, identità e orgoglio».
Dietro al progetto, una rete di collaborazioni: il Comune di Sondrio come capofila, insieme a Camera di commercio, Consorzio di tutela dei vini di Valtellina, Unione del commercio, Distretto biologico e Valtellina Wine Trail. Tutti uniti da un obiettivo comune: far conoscere e vivere la città in tutte le sue sfumature, attraverso la cultura del vino.
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