
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 28 Maggio 2025
Sondrio, Grand Hotel della Posta: venerdì il probabile passaggio di gestione.
I soliti ben informati dicono che già da domenica primo giugno le porte dell’albergo potrebbero tornare a spalancarsi sulla città accogliendo così i turisti rimasti orfani a causa della serrata.
Sondrio
Venerdì 30 maggio. Dovrebbe essere proprio questa la data per il passaggio di gestione e, forse, di proprietà del Grand Hotel della Posta di piazza Garibaldi a Sondrio chiuso da un paio di giorni a causa del fallimento dei precedenti gestori, i fratelli Cavandoli arrivati in città nel 2021 per rilevare la guida dalla famiglia Giacomelli.
Proprio in queste ore sono in corso le ultime trattative con l’attuale proprietà, il Crédit Agricole, per definire l’accordo che riporterà intanto le redini dello storico albergo del capoluogo in mani valtellinesi. Ma che forse potrebbe segnare anche uno storico passaggio di “mura”. L’istituto di credito sarebbe infatti ben disposto a cedere la proprietà dello stabile.
Di sicuro anche se nessuno lo vuole dire ufficialmente, non ad alta voce comunque, c’è che ad occuparsi della struttura ricettiva sarà, a meno di improbabili ripensamenti dell’ultimissimo minuto, il gruppo Saint Jane Hotels & Suites con sede a Tirano che fa capo all’amministratore delegato Andrea Sangiani. Un Gruppo nato nel 1950 quando la famiglia Sangiani, originaria di Como, ma trasferitasi ad Aprica acquisì la sua prima struttura ricettiva, l’Hotel Sangiani. Da allora la holding è cresciuta e ora conta 18 alberghi in tutta Italia e tra questi anche l’hotel Vittoria, sempre a Sondrio. La curiosità è che Sangiani è appena stato eletto nuovo presidente della categoria Turismo, Sport e Cultura di Confindustria Lecco e Sondrio al posto di Franco Vismara.
In quell’occasione dopo aver ringraziato per la fiducia Sangiani aveva ricordato che «la sfida più importante che abbiamo davanti è quella con l’evento olimpico e, guardando a questo appuntamento, il nostro obiettivo è quello di ampliare in modo propositivo le collaborazioni con i molti soggetti che operano sul territorio, affinché il lascito di questa eccezionale occasione sia significativo come ci attendiamo».
La trattativa per il passaggio di gestione e forse di proprietà è ancora in corso e le bocche sono naturalmente tutte cucite. Ma i soliti ben informati dicono che già da domenica primo giugno le porte del Grand hotel potrebbero tornare a spalancarsi sulla città accogliendo così i turisti rimasti orfani a causa della serrata. Quelli con prenotazioni attive in questi giorni, anche quelli legati all’arrivo del Giro d’Italia, sono stati dirottati verso altre strutture ricettive cittadine e della Valle. Così come banchetti o altri eventi. Anche Jonny Crosio, referente provinciale di Patto per il Nord che aveva fissato una conferenza stampa al Posta proprio per venerdì, e per la quale aveva già saldato il dovuto, si è visto costretto a trovare una soluzione alternativa.
L’attenzione intorno all’albergo più prestigioso della città resta naturalmente alta, anche per le ricadute che l’istanza fallimentare avviata dai creditori e il successivo passaggio di mano potranno avere sui lavoratori. Il Crédit agricole si è mosso fin da subito a fianco del curatore fallimentare per garantire continuità all’attività e sicurezza al personale impiegato. Anche le istituzioni vigilano sulla vicenda. «Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione e auspichiamo una pronta risoluzione a tutela dei dipendenti e della città» il commento del sindaco Marco Scaramellini.
Un auspicio, di più, un intento perseguito da tutti i protagonisti, a partire dagli attuali proprietari dell’albergo, quello di garantire la continuità occupazionale confermando il posto per tutti i lavoratori coinvolti in un passaggio che risulti il più indolore possibile.
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