Stazione di Molteno nel degrado: «Feci, urina, pattume, così non si può viaggiare»

Il “Comitato Pendolari Como-Lecco” denuncia le condizioni in cui versa la stazione ferroviaria di Molteno. «Abbiamo mantenuto monitorata la situazione - informa Giovanni Galimberti - che sicuramente, purtroppo, non è nuova, bensì si trascina da tempo; in particolare, dal 17 giugno scorso, gli unici passi avanti che abbiamo potuto registrare sono stati una sommaria ripulitura della scala del sottopassaggio e la ritinteggiatura esterna della palazzina passeggeri che, tuttavia, ci pare assolutamente non prioritaria considerando la gravità delle altre carenza, alle quali Rete Ferrovie Italia continua a non porre rimedio». Secondo la pubblica segnalazione de Comitato di cui Galimberti è portavoce «le condizioni sono sempre le stesse e tuttora sono visibili le stesse macchie di feci di metà giugno, e di altri residui organici: come “Comitato Pendolari Como-Lecco” siamo scioccati dalle condizioni di alcune stazioni lungo la linea ferroviaria Monza-Molteno-Lecco e, specialmente, proprio di quella di Molteno, dove sono evidenti i segni del consumo di droga, oltre a puzza di urina, feci e pattume spesso rinvenuto dappertutto.

Come minimo, sono tutte manifestazioni evidenti di trascuratezza e mancata di igiene e pulizia, oltre che di attenzione al decoro e alla sicurezza. Da alcuni giorni - prosegue Galimberti - si nota che Rfi ha fatto ritinteggiare l’esterno della stazione, ma curiosamente solo il piano terra: lavori comunque superflui, a fronte invece di quelli davvero necessari tra cui (ci teniamo a rimarcare) gli ascensori per il superamento delle barriere architettoniche, che tuttora mancano rendendo pertanto davvero difficile la fruizione della stazione e del trasporto pubblico da parte dei portatori di handicap. Quanto ai tentativi di pulizia degli ambienti, dalla scalinata sono stati appena rimossi i rifiuti, ma non vengono mai lavate le macchie». La stazione ferroviaria di Molteno è stata oggetto di una massiccia riqualificazione due anni fa soltanto, che tuttavia non è ancora completa e in parte già vanificata, appunto, dal degrado.