
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 01 Luglio 2025
Valdisotto travolta dal fango: evacuati oltre 60 residenti, ore decisive per la messa in sicurezza
Le tre colate detritiche che hanno colpito le frazioni di Tola e Aquilone a Valdisotto, hanno isolato parte del territorio, costringendo oltre 60 persone a lasciare le proprie case. Continua l’intervento dei soccorsi, con vigili del fuoco, Protezione civile e tecnici al lavoro per ripristinare viabilità e sicurezza

Valdisotto
Notte di paura e fango in Valdisotto, dove tre colate detritiche hanno invaso strade e abitazioni, costringendo oltre 60 residenti delle frazioni di Tola e Aquilone a lasciare le proprie case. La violenta ondata di maltempo che ieri ha investito la Valtellina ha messo a dura prova un territorio già segnato da eventi alluvionali nel passato. La situazione è apparsa da subito critica: i detriti hanno bloccato in tre punti la strada provinciale 27 e lo svincolo d’ingresso alla statale 38 a Tola, isolando parte del territorio. I residenti delle aree più a rischio sono stati evacuati e ospitati in una struttura alberghiera della zona, l’Hotel Cepina, nell’omonima frazione dello stesso comune. Immediato l’intervento delle squadre di emergenza: sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Sondrio, supportati da colleghi provenienti da Lecco, Como, Brescia e Bergamo, affiancati dai volontari della Protezione civile e dai tecnici del Comune e della Provincia.
«Il sistema regionale della Protezione civile è al lavoro da lunedì – ha dichiarato l’assessore regionale Romano La Russa – insieme ai Vigili del fuoco, ai carabinieri, alla Polizia locale e ai tecnici comunali e provinciali. A tutti loro va il mio ringraziamento, così come ai volontari che hanno operato tutta la notte con le torri faro per illuminare le aree colpite e stanno intervenendo con la Colonna mobile provinciale per ripulire le zone dal fango. La Sala operativa regionale continua a monitorare la situazione per tutelare i cittadini e valutare i danni». In mattinata è scattato anche un sopralluogo aereo. A bordo di un elicottero della Protezione civile, l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, il sindaco di Valdisotto, Alessandro Pedrini, e il presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola, hanno sorvolato le aree colpite. Al termine, presso la sede comunale, si è svolto un incontro operativo con il prefetto di Sondrio, Anna Pavone, e le autorità locali.
«Fortunatamente – ha dichiarato Sertori – non si registrano feriti né vittime, ma oltre 60 persone sono state evacuate. La priorità è permettere loro di rientrare in sicurezza nelle proprie abitazioni. Per noi valtellinesi questa zona richiama ricordi molto dolorosi: è qui, nella Val Pola, che nel 1987 si consumò una delle tragedie più gravi della nostra storia recente legata al maltempo». Proprio per evitare che le piogge attese nei prossimi giorni aggravino la situazione, l’assessore Sertori ha annunciato un’azione preventiva: «Chiederemo ad A2A di trattenere il più possibile l’acqua nelle dighe a monte della zona colpita, così da ridurre il livello dell’Adda e consentire gli interventi sul territorio in condizioni più sicure». Solidarietà e sostegno sono arrivati anche dall’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi, che ha assicurato l’impegno della Regione per il ripristino ambientale e la messa in sicurezza dell’area.

«In queste situazioni è fondamentale intervenire con tempestività e metodo – ha dichiarato –. Regione Lombardia è pronta a sostenere i Comuni colpiti, mettendo a disposizione risorse economiche e un piano di interventi per ridurre il rischio idrogeologico e garantire la sicurezza dei cittadini nel lungo periodo». Nel frattempo, i tecnici e i volontari sono al lavoro per sgomberare le strade, liberare gli accessi alle abitazioni e valutare la stabilità dei versanti. Il timore è che nuove piogge possano compromettere la già fragile tenuta del terreno. Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’entità dei danni e pianificare la ricostruzione. Mentre Valdisotto si lecca le ferite, la Valtellina torna a confrontarsi con la fragilità del proprio territorio. La speranza è che, questa volta, la memoria degli eventi passati aiuti ad agire con rapidità e lungimiranza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA