Vicini al termine i lavori di ampliamento della palestra dei Ragni, ma servono 600mila euro per arredi e copertura

Ormai quasi conclusi i lavori di ampliamento della palestra dei Ragni di Lecco, ma mancano 600mila euro per completare la copertura e acquistare gli arredi. Intanto i Ragni chiedono di poter rientrare almeno nella parte vecchia

Lecco

I lavori di ampliamento della palestra dei Ragni di Lecco sono quasi terminati ma ad oggi è impossibile dire quando la struttura di via Carlo Mauri, di proprietà della comunità montana valle San Martino – Lario orientale, riaprirà a pieno regime. «Mancano – spiega Antonio Rusconi, presidente di comunità montana – le risorse per acquistare gli arredi da inserire nei nuovi spazi e per ultimare la sistemazione della copertura della vecchia struttura. In tutto si tratta di circa 600mila euro. Abbiamo già raccolto la forte disponibilità e il sostegno dell’assessore regionale Sertori e dei tre consiglieri regionali lecchesi. In più stiamo dialogando con il Comune di Lecco, che dal 2032 diventerà proprietario della palestra».

I lavori di ampliamento della palestra sono partiti alla fine nel 2023 e sono costati nel complesso circa 1.8 milioni di euro. L’investimento è stato finanziato con contributi di diversi enti pubblici e privati, a testimonianza dell’affetto della comunità verso la struttura. «Una volta completati i lavori e acquistati gli arredi apriremo un bando per la gestione. Riteniamo i Ragni un patrimonio del territorio» conclude Rusconi. Fin dal suo insediamento, il presidente di comunità montana ha aperto un’interlocuzione con l’asd Ragni di Lecco, il sodalizio che da vent’anni gestisce la struttura di via Carlo Mauri. Visto che ormai il cantiere è a buon punto, le due realtà hanno trovato un accordo in base al quale nelle prossime settimane si procederà a riaprire la vecchia palestra al fine di permettere agli atleti dell’asd Ragni, in tutto una cinquantina, di tornare ad allenarsi in città.

«Abbiamo chiesto – spiega Luca Passini, presidente del sodalizio – di poter rientrare nella parte vecchia soprattutto per venire incontro alle famiglie. Da quando sono partiti i lavori i ragazzi vanno tre o quattro volte la settimana a Milano per allenarsi. Non sarà una riapertura al pubblico ma solo per agli atleti». Da quando è diventata sport olimpico, l’arrampicata sportiva è uno sport in continua crescita. «In città c’è fermento. – sottolinea Passini – La gente ha voglia di tornare ad arrampicare. Continuiamo a ricevere richieste di informazioni su quando potranno ripartire i corsi. Le scuole ci chiamano per sapere se nel prossimo anno scolastico potranno prevedere di nuovo progetti incentrati sull’arrampicata. Purtroppo, non possiamo dare garanzie in questo senso».

In ogni caso, l’asd Ragni ha fiducia nelle istituzioni. «Complice lo stallo verificatosi in comunità montana negli scorsi mesi – conclude Passini – la ricerca dei fondi per i nuovi arredi si era un po’ fermata. Abbiamo già parlato con il nuovo presidente Rusconi, il quale ha preso a cuore la situazione e si è mosso per risolvere il problema. Speriamo che si riescano a trovare le risorse e si possa riaprire la palestra al 100% per il prossimo autunno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA