Infortunio in piscina, Oriana rinuncia al Giro del Lago di Como a nuoto. Per ora

«Mi stavo allenando a Nibionno mercoledì pomeriggio - racconta l’atleta -, quando qualcuno ha invaso la mia corsia e ho preso una botta». Tanti i messaggi di sostegno apparsi dopo l’annuncio dell’annullamento

Lecco

Chiamare in causa la sfortuna può spesso sembrare una scusa, ma quando la malasorte ci si mette di impegno per metterti i bastoni tra le ruote c’è veramente poco da fare.

Così, a causa di infortunio in fase di rifinitura, Andrea Oriana è stato costretto giovedì pomeriggio ad annullare il suo Giro del Lago di Como in 60 ore. «Mi stavo allenando nella piscina di Nibionno mercoledì pomeriggio - racconta Oriana -, quando qualcuno ha invaso la mia corsia e ho preso una botta. Onestamente non ho neanche guardato chi fosse, perché stavo nuotando e non mi sembrava niente di che».

Purtroppo la situazione è peggiorata durante la notte, tanto da convincere il campione lecchese classe ’73 ad andare al Pronto Soccorso . «No ci ho dato importanza, non c’era, e tutt’ora non ho, alcun ematoma, ma di notte si è infiammato. Al Pronto Soccorso ci sono rimasto otto ore e alla fine l’esito è stata una frattura costale destra».

Tanti mesi di duro lavoro, non solo in acqua per prepararsi al meglio dal punto di vista fisico a quella che sarebbe stata la sua impresa estiva, ancor più sforzi a livello organizzativo per reperire i partners e predisporre tutto al meglio nelle diverse tappe che componevano il giro del Lario, per trovarsi poi a fare i conti con questo infortunio. «Rinunciare a questo appuntamento è difficile e doloroso, ma necessario - prosegue Andrea -. Quando si lavora con il corpo bisogna mettere in preventivo anche gli infortuni. Sono profondamente triste, soprattutto per il significato di questa impresa e per il supporto ed entusiasmo che ho visto intorno a me».

Entusiasmo tangibile non solo sui canali social di Andrea – tanti i messaggi di sostegno apparsi dopo l’annuncio dell’annullamento - ma anche nella conferenza stampa ufficiale di presentazione andata in scena martedì mattina alla Canottieri Lecco, con tanti amici di ieri e di oggi ad applaudire le sue gesta. Proprio dalla darsena della Canottieri, riproponendo un binomio ormai storico e che tanti successi ha fatto registrare, Andrea si sarebbe dovuto tuffare in acqua venerdì mattina alle 6 per iniziare la sua avventura che lo avrebbe portato nella prima tappa a raggiungere Colico, proseguendo sabato fino a Como prima del gran finale di domenica con il ritorno a Lecco poco prima dei fuochi d’artificio previsti per la Festa del Lago e della Montagna. Un totale di 150 km da completare secondo la tabella in 60 ore. Come di consueto, Andrea non si da certo per vinto: «Ora sono distrutto, ma sono abituato a cadere e rialzarmi. Tengo tanto a questo Giro del Lago di Como, soprattutto per il messaggio e il sostegno che mi permetteva di dare a Mission Bambini, l’associazione benefica che avrei sostenuto. Ora devo superare questo infortunio e poi capiremo come riproporre la cosa». In bocca al lupo! Claudio Zubani

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