Mafia/Fini:Chi rappresenta popolo deve essere sopra ogni sospetto

Mafia/Fini:Chi rappresenta popolo deve essere sopra ogni sospetto Stop a querelle maggioranza-opposizione su norme per bene Paese

Roma, 28 set. (Apcom) - "Chi rappresenta il popolo sovrano deve essere come la moglie di Cesare: aldilà di qualsivoglia sospetto". E' quanto affermato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante la presentazione del libro "Mafia pulita" di Elio Veltri e Antonio Laudati. Citando dati della Dia che indicano in un milione e 800 mila gli italiani che "direttamente o indirettamente vivono e traggono profitto grazie alle attività mafiose", Fini ha osservato che vista la dimensione di chi gravita attorno a questo fenomeno accade - oggi come in passato - che queste persone possano diventare anche riferimento come bacino elettorale. E se in passato era vero che "pecunia non olet", purtroppo "anche il voto non puzzava".Se è vero, secondo Fini, che "molto è stato fatto" nella lotta contro la mafia, ciò non deve indurre nessuno, a partire dalle istituzioni "ad abbassare la guardia. Rispetto a qualche anno fa - ha proseguito - c'è maggior consapevolezza e si è voltato pagina ma la politica deve continuare a dare il buon esempio". Sicuramente, ha osservato, "la prova da superare è ardua, ma non dobbiamo farci prendere dallo scoramento perchè possiamo sconfiggerla". Citando le parole di Falcone, Fini ha ricordato che la mafia "è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizio, un'evoluzione e una fine". Occorre dunque, secondo il presidente della Camera, che ci sia "una consapevolezza comune e che non si pensi che la lotta debba essere delegata ad altri, alle istituzioni. Serve - ha insistito - il coinvolgimento della società civile".Guardando alle ultime misure adottate per il contrasto alla criminalità organizzata (citando come esempio il sequestro dei beni mafiosi), Fini ha quindi rivolto un appello al dialogo e alla collaborazione tra le forze politiche dicendo che "sarebbe un giorno positivo quello in cui si dismettono le quotidiane querelle politiche tra maggioranza e opposizione per dire che un provvedimento va nell'interesse del Paese".

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