
Cultura e Spettacoli / Tirano e Alta valle
Giovedì 02 Ottobre 2025
A Tirano in mostra il tracciato storico verso lo Stelvio nel XIX secolo
Un percorso espositivo illustra il progetto originario, le varianti e i cambiamenti del territorio, grazie al lavoro di ricerca di studenti e docenti
Tirano
C’è chi transita anche tutti i giorni sulla strada statale n. 38 nella Media Valle; ma com’era il progetto che l’ingegnere Carlo Donegani realizzò per il Governo austriaco a partire dal 1817 per adeguare la viabilità che da Sondrio conduceva a Bormio? Dalla Magnifica Terra, infatti, sarebbe poi partito il nuovo collegamento tra Bormio e il Tirolo attraverso il passo dello Stelvio, parte cruciale della «Regia strada» Milano-Vienna.
Se ne scoprono tutti i dettagli visitando la mostra «Prima dello Stelvio. Le strade da Milano verso il Tirolo nella prima metà dell’Ottocento», allestita a palazzo Foppoli fino a sabato 11 ottobre. Nelle due sale sono esposti 18 pannelli realizzati dagli studenti della classe quarta e quinta C Cat (Costruzione ambiente territorio), in cui si ricostruisce la storia progettuale del tratto di strada tra Bianzone e Bormio, sulla base dei documenti conservati al Centro documentazione Donegani, al liceo Scientifico di Sondrio. Le attività sono state coordinate da Maria Carla Fay e Cristina Pedrana dell’Irscd che hanno messo a disposizione sia i disegni del Centro documentazione sia le relazioni ritrovate grazie alla ricerca archivistica condotta all’Archivio di Stato di Milano. Fra le curiosità, se possiamo così chiamarle, quella dell’attraversamento del centro cittadino da parte della strada. Come spiega l’alunno Michele De Piaz, «la strada sarebbe dovuta passare attraverso Porta Poschiavina, quindi per l’attuale piazza Cavour (allora non ancora edificata, ndr) e connettersi all’attuale Campone, ma i cittadini di Tirano ritenevano che avrebbe potuto penalizzare le proprie attività commerciali, pertanto la proposta è stata bocciata e la strada è stata fatta invece passare per Porta Poschiavina e Porta Bormina».
Il centro storico aveva, a quei tempi, infatti, un ruolo molto diverso rispetto a oggi, perché vi si concentravano le attività politico-amministrative, economiche e sociali. L’intervento dei commercianti ottenne l’inserimento della strada nel centro della città facendole compiere una curva di 90 gradi verso sinistra in direzione della chiesa di San Martino. Lo studio urbanistico di Donegani fu sostituito da un semplice allargamento della carreggiata che sacrificò le facciate di alcuni edifici, poi ricostruite a spese della comunità. Altra particolarità viene illustrata da Achille Bradinini, anche lui studente di quinta, e riguarda la Regia strada in direzione di Bormio, dove «la frana della Val Pola ha cambiato la morfologia della Valle e si è portata via i resti di due vecchie strutture che sono la torre della località Serra e il ponte del Diavolo».
Soddisfatta la dirigente scolastica del Pinchetti, Rossana Russo: «I nostri ragazzi hanno dato prova di grande impegno – afferma –, si sono appassionati e i docenti sono stati bravissimi nel mostrare l’importanza di conoscere il territorio che ci circonda e di vedere nel tempo qual è stata l’evoluzione delle strade». In particolare la dirigente tiene a sottolineare «la collaborazione fra la scuola, il Comune e l’Istituto Donegani e la collaborazione trasversale fra diverse scuole perché il lavoro ha coinvolto, oltre che il Pinchetti, anche l’istituto Alberti di Bormio, il Polo liceale Città di Sondrio, con la regia e preziosissima collaborazione della professoressa Fay».
Presente all’inaugurazione il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani, che plaude all’iniziativa che «ci restituisce uno sguardo sulla viabilità di collegamento tra Sondrio e Bormio fino alla celebre strada dello Stelvio».
La mostra è visitabile da martedì e sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.
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