Albosaggia, con Avital e gli studenti delle elementari la natura si trasforma in opera d’arte

Le classi seconde della primaria hanno partecipato a una performance unica dell’artista israeliano, trasformando i suoni della natura in arte con il progetto Mountain Echoes

Albosaggia

Un prato verde come aula, campanacci al posto dei quaderni e un maestro d’eccezione: così gli alunni delle classi seconde della scuola primaria di Albosaggia hanno vissuto giovedì una mattinata fuori dal comune. A guidarli è stato l’artista multimediale e compositore israeliano Yuval Avital, protagonista di una speciale lezione all’aria aperta che ha trasformato il suono della natura in materia d’arte, in materia prima per Mountain Echoes, dello stesso Avital, un progetto innovativo a cinque cerchi. Perché si parla di un’opera multimediale, dal forte impatto visivo ed emotivo, che celebra la profonda relazione che unisce le persone alle montagne, che si tradurrà nel periodo olimpico, e non solo, in tre mega sculture sonore esposte a gennaio in Valtellina, poi a Milano, per fare poi il giro d’Italia.

Sotto lo sguardo delle insegnanti, del sindaco Graziano Murada, del vice sindaco e assessore all’Istruzione e Cultura Doriana Paganoni e di Daniela Montinaro, dirigente del comprensivo Paesi Orobici, di cui il plesso di Albosaggia fa parte, i piccoli studenti hanno dato vita a un vero e proprio concerto naturale. Seguendo le indicazioni di Avital, hanno utilizzato i campanacci per evocare i rumori dell’Adda, il fruscio del vento tra i monti, i richiami degli animali e il respiro dei pascoli. Ogni suono è diventato un frammento di paesaggio, una voce della montagna.

«È stata un’esperienza unica e una lezione speciale» ha commentato Montinaro. «L’artista ha portato i bambini, utilizzando solo i campanacci, a scoprire la musica nascosta nella natura, trasformando un gesto semplice in un dialogo universale. Sono esperienze che aprono al mondo, partendo da una percezione personale per arrivare a una sensibilità condivisa». I suoni registrati durante la performance diventeranno parte integrante di Mountain Echoes, vincitore del bando “Olimpiadi della Cultura” di Regione Lombardia, classificatosi al primo posto.

«Quello di Albosaggia è stato un momento speciale di questo percorso» ha spiegato Avital. «Mountain Echoes nasce come progetto relazionale, costruito insieme alle comunità locali. Ogni suono raccolto diventa parte del paesaggio stesso, un’eco che si diffonde nel tempo e nello spazio». Per i bambini, protagonisti inconsapevoli di un esperimento artistico destinato a fare il giro d’Italia, resterà il ricordo di una mattina diversa, in cui la scuola ha incontrato l’arte e la natura è diventata maestra di armonia.

«Sapere che i suoni prodotti dai nostri alunni entreranno nelle sculture di Avital è motivo di grande orgoglio» ha concluso Montinaro. «Sarà bello sapere che, in un angolo del progetto olimpico, ci sarà anche un po’ della nostra scuola e dei Paesi Orobici». Un’esperienza che unisce educazione, creatività e territorio, anticipando - con l’arte - lo spirito dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026: quello di un incontro tra culture, persone e paesaggi, dove anche un semplice campanaccio può diventare voce del mondo.

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