
Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 12 Settembre 2025
A Sondrio artigianato e servizi
in crescita, industria in frenata
La nota congiunturale della Camera di Commercio delinea un quadro a due velocità
Sondrio
Artigianato e servizi con il segno più, in rafforzamento rispetto alla media regionale; industria in calo, mentre recupera il commercio. Sono i dati della nota congiunturale del secondo trimestre del 2025 diffusi dalla Camera di commercio di Sondrio a delineare uno scenario che presenta andamenti diversi tra i principali settori produttivi, insieme a un cauto ottimismo per le prospettive future. Pur inserendosi in un quadro nazionale che mostra ancora incertezza, dopo un rialzo del Pil nel primo trimestre (+0,3%), i principali indicatori non confermano il consolidamento della fase di recupero.
Nel panorama provinciale i segnali peggiori arrivano dalla produzione industriale che subisce una flessione dell’1,3%, interrompendo la fase di recupero osservata nella seconda metà del 2024. I dati segnalano una riduzione della spinta espansiva, con incrementi contenuti di fatturato (+0,8%) e ordini interni (+0,5%). Le imprese denunciano eccedenze di prodotti finiti (+9,7%) e lieve scarsità di scorte di materie prime (-3,2%). La maggioranza delle imprese registra un incremento tendenziale della produzione o la stabilità dei livelli, mentre la quota in contrazione scende al 43,8%. Sul fronte occupazionale, il saldo tra ingressi e uscite si mantiene stabile, con un ricorso alla cassa integrazione limitato: 16% delle imprese, pari all’1% del monte ore.
Al contrario, dopo la debolezza di inizio anno, il comparto artigiano mostra un incremento dei livelli produttivi (+0,6%), accompagnato da una crescita dell’occupazione (+0,7%), grazie a flussi in entrata superiori alle uscite. Anche se gli ordini interni tornano lievemente negativi (-0,3%), migliora il saldo delle imprese in espansione, ora al 46%, mentre calano quelle stazionarie (22%). La quota di fatturato estero torna a crescere (4,1%) e la percezione sulle scorte rimane improntata alla prudenza, con prevalenza di giudizi di scarsità.
Decisa inversione di marcia sul fronte dei servizi che mostrano una crescita tendenziale del fatturato del 4,6%, accompagnata da un aumento dei prezzi di vendita e da un deciso miglioramento dell’occupazione. Il tasso di ingresso supera il 21%, generando un saldo positivo del 7,2%. La quota di imprese con fatturato in espansione sale al 55%, mentre cala la quota di imprese stazionarie e in contrazione.
Più timida, invece, pur presente la ripresa del commercio al dettaglio che registra un incremento del fatturato (+0,8%) e un miglioramento dell’occupazione (+4,1%), pur permanendo una debolezza degli ordini ai fornitori (-3,4%). Il quadro resta comunque in recupero: il 61,7% delle imprese dichiara un fatturato stabile o in crescita. Rispetto alla media regionale, il fatturato provinciale ha raggiunto con ritardo il segno positivo e l’intensità della crescita è ancora contenuta.
«La fotografia che emerge dall’analisi dei dati è articolata e differenziata tra i comparti – commenta la presidente della Camera di commercio di Sondrio, Loretta Credaro –: le dinamiche positive di alcuni si contrappongono alle problematiche evidenziate da altri. Questi indicatori ci inducono a rafforzare le nostre azioni, come sistema camerale, per accompagnare le imprese mettendo a disposizione strumenti per ridurre tempi, costi e complessità operative, in una stretta sinergia con enti locali e categorie, per trasformare i segnali positivi in crescita stabile e occupazione di qualità».
Le aspettative delle imprese per il prossimo trimestre si concentrano su uno scenario di stabilità: il 66% degli industriali prevede livelli invariati di produzione e fatturato, una percentuale che sale all’81% per la domanda interna e al 94% per quella estera. Lo stesso per artigiani e operatori dei servizi, tra i quali prevale la fiducia nella tenuta dei livelli occupazionali e della domanda, con un contenuto ottimismo in particolare nel terziario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA