Como-Lecco: Forum sullo sviluppo sostenibile tra risorse e ambiente

Nella sede della Camera di Commercio si è discusso di aree boschive, filiera del legno e turismo sostenibile, con un occhio alla transizione ecologica

Lecco

Risorse e sostenibilità. Questa mattina, la sede della Camera di Commercio di Como-Lecco ha ospitato la terza tappa territoriale del 6° Forum regionale per lo sviluppo sostenibile, promosso da Regione Lombardia. L’incontro ha messo al centro la gestione delle risorse territoriali, con focus su aree boschive, filiera del legno e turismo sostenibile.

L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, ha aperto i lavori ricordando l’importanza di valorizzare le specificità locali nel percorso verso la transizione ecologica: «Ogni territorio ha peculiarità che possono essere vincenti nella sfida dello sviluppo sostenibile. La filiera del legno è cresciuta del 70% in cinque anni e rappresenta un motore di occupazione e innovazione», ha sottolineato, evidenziando anche il ruolo del turismo come leva di adattamento al cambiamento climatico. «Il turismo, infatti, è sempre più interconnesso con la transizione ecologica: in un ambiente che cambia – ha ricordato Maione – dobbiamo adattare il sistema turistico alle nuove condizioni, valorizzando laghi, montagne e pianure come risorse sostenibili».

Il sottosegretario regionale, Mauro Piazza, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di costruire un modello di turismo legato al valore ambientale: «Il nostro territorio vive della bellezza che lo circonda: la sostenibilità è la chiave per capire quale futuro vogliamo e come valorizzare il patrimonio naturale»; mentre per il vicepresidente della Provincia, Mattia Micheli, la sfida passa anche dalla mobilità: «Con il Ptcp Verde puntiamo su viabilità sostenibile e mobilità dolce per rendere il territorio più attrattivo e vivibile». Durante i saluti istituzionali, anche il presidente della Camera di commercio, Ezio Vergani, ha ribadito la necessità di investire sul trasporto ferroviario per ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita: «Dobbiamo puntare più sul treno che sulle auto: è un impegno verso le nuove generazioni», ha dichiarato.

Nel corso della mattinata, si sono alternati interventi di esperti, enti e rappresentanti del mondo produttivo. Tra loro Monica Papini, docente al Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, che ha richiamato l’attenzione sugli impatti concreti del cambiamento climatico: «Non è più un concetto astratto: l’aumento delle temperature altera i cicli delle precipitazioni e incrementa il rischio idrogeologico, con frane, colate e alluvioni sempre più frequenti», ha commentato. Ha poi evidenziato la necessità di nuovi strumenti di monitoraggio e modelli predittivi integrati per prevenire i rischi e pianificare strategie di adattamento: «Serve trasformare le sfide in opportunità, con il contributo decisivo delle nuove generazioni».

Fabio Dadati di Federalberghi Lecco, infine, ha osservato come il territorio lariano stia vivendo una fase di profonda trasformazione, con la concentrazione dei flussi su poche località iconiche e un progressivo svuotamento dei centri storici: «Un sistema in cui il 90% dei posti letto è costituito da case vacanza non è sostenibile per le comunità locali: servono strutture ricettive in grado di generare lavoro stabile e turismo organizzato». Da qui l’appello a una visione integrata: «Occorre un equilibrio tra promozione, formazione e sviluppo imprenditoriale».

La tappa lecchese del Forum ha confermato il ruolo del territorio nella costruzione di una visione condivisa di sviluppo sostenibile, capace di coniugare economia, ambiente e comunità.

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