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Venerdì 05 Settembre 2025
Comune di Lecco, in vent’anni persi un terzo dei dipendenti
Dal 2001 al 2023 l’organico si è ridotto del 33,2%. Monteduro (UIL): «Il lavoro pubblico non è un costo, ma un investimento»
Lecco
Diminuiscono i dipendenti pubblici negli enti locali lombardi, e Lecco non fa eccezione. In poco più di vent’anni, dal 2001 al 2023, il Comune ha perso il 33,2% del personale. A dirlo è il rapporto UIL Lombardia e UIL FPL Lombardia, che fotografa un calo complessivo del 27,4% in tutta la regione.
Al 2023 il municipio lecchese conta 266 dipendenti, con una prevalenza femminile (61,8%). La quasi totalità lavora a tempo indeterminato (99,2%), mentre il part-time riguarda 57 persone, soprattutto donne (51 su 57).
«I numeri – sottolinea il segretario confederale UIL Lombardia, Salvatore Monteduro – parlano chiaro: il lavoro pubblico in Lombardia è stato trattato per anni come un costo da comprimere, anziché come una risorsa su cui investire. Ma senza personale sufficiente non si garantiscono servizi di qualità ai cittadini». Dai servizi per l’infanzia alla polizia locale, passando per l’edilizia scolastica, la manutenzione delle strade e persino la programmazione regionale. Una riduzione degli organici aggravata anche da salari cresciuti troppo poco rispetto al costo della vita e all’inflazione.
Sulla stessa linea Daniele Ballabio, segretario generale UIL FPL Lombardia: «Meno personale significa più carichi di lavoro, meno possibilità di conciliazione e maggiore stress organizzativo. Con salari che non tengono il passo con l’inflazione, il rischio è che la pubblica amministrazione perda attrattività e non riesca ad attrarre giovani professionalità».
UIL Lombardia e UIL FPL Lombardia chiedono quindi un deciso cambio di passo: «Meno personale – concludono Monteduro e Ballabio – significa meno servizi. Basta tagli: serve rilanciare il lavoro pubblico per garantire qualità, dignità e futuro alla Pubblica Amministrazione lombarda».
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