Lecco e Sondrio: qualità della vita al top, sfide energia e logistica

Analisi evidenzia eccellenze ambientali ed economiche. Ora serve un piano integrato per energia e trasporti, riducendo la dipendenza da fonti fossili.

Lecco e Sondrio ai vertici nazionali per qualità della vita, ma ancora in cerca di un equilibrio tra sviluppo sostenibile e infrastrutture. È il quadro delineato dallo Studio Strategico Territoriale presentato lunedì mattina a Lariofiere da The European House Ambrosetti. Secondo le più recenti classifiche, Lecco è la prima provincia italiana per qualità della vita dei bambini, mentre Sondrio è la sesta, nonché la seconda in Lombardia, e l’undicesima in Italia per i giovani, confermandosi tra i territori più attrattivi per benessere, sicurezza e servizi. Due province, insieme a quella di Como, con caratteristiche diverse ma accomunate da un’elevata qualità ambientale e da un tessuto produttivo dinamico, chiamate oggi a una sfida comune: diversificare le fonti energetiche e migliorare la logistica delle merci in chiave sostenibile. La vitalità economica del territorio si riflette anche nel numero di imprese attive, pari a circa 78mila (9,6% del totale lombardo), concentrate per oltre la metà nella provincia di Como (54%), seguita da Lecco (29%) e Sondrio (18%).

Sul fronte energetico, i dati elaborati da The European House Ambrosetti su fonte Terna mostrano una forte dipendenza dal termoelettrico nel Lecchese (68,3% della produzione elettrica) e una prevalenza di fonti rinnovabili idroelettriche nel Sondriese (94,3%), che fa della provincia valtellinese la prima in Italia per produzione da acqua. Il fotovoltaico copre appena l’8,8% dell’energia a Lecco e il 4% a Sondrio, segnalando un potenziale ancora ampio per l’espansione delle rinnovabili diffuse. L’obiettivo è costruire un piano integrato per la transizione energetica, capace di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e valorizzare i punti di forza locali: la vocazione idrica della Valtellina e la spinta tecnologica e manifatturiera del Lecchese, in un percorso condiviso di decarbonizzazione e co-sviluppo territoriale.

Accanto all’energia, il report analizza anche il tema della mobilità delle merci, elemento strategico per la competitività industriale. Nel 2022, oltre l’80% del traffico merci in entrambe le province è avvenuto su gomma, con quote marginali di intermodalità. A Lecco il trasporto stradale rappresenta l’84% del totale, seguito dal 10% combinato strada-mare e dal 4% strada-ferro; a Sondrio la quota su gomma sale all’89%, con solo un 2% di integrazione ferroviaria.

Numeri che confermano la forte dipendenza dalla viabilità stradale e la necessità di potenziare i collegamenti ferroviari e intermodali, in linea con le strategie europee per la transizione logistica e la riduzione delle emissioni. Energia e trasporti diventano così assi strategici di una visione integrata di sviluppo per l’Alta Lombardia, tra Lecco e Sondrio: due territori diversi ma complementari, che possono crescere insieme puntando su innovazione, sostenibilità e infrastrutture condivise.

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